“Hanno giocato sia nel Bari che nel Palermo. C’è da mettere su una squadra di qualità che ha nel centrocampo il suo reparto più forte. E allora, signori, ecco a voi il BarPal Football Club. Davvero tutto da godere! DIFESA Il portiere è Alberto Fontana. Bari è stata la tappa più lunga e importante della sua carriera (ha trascorso quattro campionati e conquistato due promozioni in Serie A) che ha concluso nel Palermo, tre stagioni nelle quali partiva sistematicamente da riserva per diventare poi titolare. Difesa schierata a tre, con Daprelà a destra, anche se gioca prevalentemente a sinistra. Al centro del reparto Massimo Donati, pendolare tra Bari e Palermo. Tre anni in maglia biancorossa fino al 2012, poi in rosanero per una stagione, quando l’allenatore Gasperini lo trasforma da regista a centrale di difesa, quindi il ritorno a Bari dopo una tappa vissuta a Verona. A sinistra, piazziamo Alessandro Parisi, palermitano. Inizia in rosanero negli anni Novanta, ma è ancora troppo giovane. Vivrà a Messina le sue stagioni migliori. I suoi tre campionati al Bari, invece, vengono macchiati in modo indelebile dalle squalifiche per il calcio scommesse. CENTROCAMPO Il reparto centrale è da considerare di grande qualità, con un barese (Lopez) e un palermitano (Barone) autentici protagonisti. Totò Lopez inizia la carriera nel Bari, quindi Pescara e Lazio, prima dei tre campionati al Palermo dal 1980 al 1983. Nel ritorno al Bari per altre due stagioni conferma la sua limpida intelligenza calcistica. Valerio Majo aumenta il tasso tecnico del reparto, perché è capace di coprire il ruolo di rifinitore e quello di regista. A Palermo gioca in due riprese (dal 1974 al 1978 e dal 1983 al 1986), a Bari i campionati sono due (da 1981 al 1983). Alessandro Gazzi assicura fisicità al ruolo di centrocampista centrale. Bari lo vede protagonista dal 2004 al 2011 con una breve parentesi trascorsa alla Reggina, nel Palermo soltanto lo scorso campionato. Onofrio Barone con le sue incursioni è stato apprezzato da entrambe le tifoserie. Cresciuto nel Palermo, gioca i suoi primi cinque campionati in maglia rosanero, mentre a Bari arriverà dopo i passaggi a Messina e a Foggia: tre stagioni dal 1992 con una promozione ottenuta in Serie A e un campionato nella massima serie. IL CASO FERNANDO Sulla tre quarti ecco Jose Puglia, detto Fernando. Arriva al Palermo nel 1961, dicendo no all’Inter. E proprio alla squadra nerazzurra segnerà uno storico gol, correndo poi verso la panchina di Herrera, mostrandogli il pallone.Un’altra stagione in rosanero, culminata con la retrocessione in Serie B.S ifa avanti il Bari, ma l’affare potrà concludersi soltanto in caso di promozione in Adella formazione biancorossa. Vilardo, segretario del Palermo, chiede a Lo Bello di favorire il Bari nell’incontro di Cosenza, promettendogli cinque milioni di lire. Verrà per questo squalificato a vita. Fernando andrà al Bari, dove giocherà per due stagioni, una in A l’altra in B. MAIELLARO L’altrot requartistaèP ietroMaiellaro. Fantasia, estro, senso del gol. A Palermo resta soltanto una stagione (198485) e viene ceduto per esigenze di bilancio. Dopo due anni a Taranto,eccolo a Bari: quattro campionati, 119 presenze, 26 gol divisi equamente tra A e B.Un idolo. In attacco Lorenzo Scarafoni, due anni al Bari e tre al Palermo in due riprese, MISTER RENNA L’allenatore è Mimmo Renna.Due stagioni al Bari dal 1979 al 1981 con grandi ambizioni, ma con risultati inferiori alle attese. Passa poi al Palermo, dove resta per due campionati, lottando per la A nel 1981 82 con Gasperini,Lopez e De Stefanis in squadra. “. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.