“«Dobbiamo lavorare». E’ il ritornello trapanese nel dopopartita di Avellino. Al di la della prestazione, comunque, rimane il rammarico per non aver incamerato tutti e tre i punti contro un Avellino che di problemi ne ha forse più del Trapani. Tra le note positive il fatto che la squadra per la prima volta non ha subito gol. Indice di crescita per un reparto rinnovato quasi per intero ma ancora lontano dalla solidità di quello dello scorso anno, base essenziale su cui poi costruire gioco e pericolosità offensiva. Anche questi due aspetti hanno palesato l’assenza dei necessari automatismi, con il conseguente carosello di errori a centrocampo e di bordate a salve in fase conclusiva. Quel «dobbiamo lavorare», però, suona anche come incoraggiante impegno del nuovo Trapani di crescere, a prescindere dal recupero di Scozzarella, Ciaramitaro, Citro, Petkovic e Machin. DEBUTTO Intanto, al Partenio, ha esordito da titolare Santiago Colombatto, 19 anni, recente prestito del Cagliari, già impiegato con la Pro Vercelli: «Non me l’aspettavo, anche se tutta la settimana lavoro per essere pronto – confessa il giovane centrocampista . Prima di entrare in campo Cosmi mi ha detto di giocare semplice, di non fare cose difficili e di stare tranquillo». E di buone giocate il ragazzo argentino ne ha fatte, collezionando anche tanti passaggi sbagliati: «In effetti quando ho giocato a unodue tocchi ho fatto bene, quando ho cercato di fare qualcosa di troppo ho sbagliato. Devo lavorare molto per non commettere questi errori, devo inoltre conoscere meglio i movimenti dei compagni anche se loro mi danno una grossa mano e mi aiutano. Sono comunque un mediano basso, mi piace giocare sempre davanti la difesa». Quel che vuole Cosmi da lui”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.