Gazzetta dello Sport: “City, le mani sulla Premier”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Manchester City che ieri ha battuto l’Arsenal nel big match per la vetta della classifica di Premier.
C’è ancora un abisso. Quanto sia grande, quanto il Manchester City sia superiore a tutti in Premier, la squadra di Guardiola lo ha mostrato facendo a pezzi l’Arsenal, distrutto con un 4-1 devastante. I Gunners sono ancora la capolista, ma i punti di vantaggio adesso sono soltanto 2 e il City ha ancora due partite da recuperare.
Vincere la Premier per il terzo anno consecutivo ora dipende solo dagli uomini di Guardiola, dalla loro capacità di non sbagliare nulla da qui alla fine, mentre portano avanti anche la corsa alla finale di Champions, vera ossessione stagionale. Questa finale virtuale della Premier l’ha vinta Pep con le sue mosse che hanno mandato in tilt l’Arsenal. L’ha vinta con la classe di Kevin De Bruyne, autore di una doppietta all’inizio di primo e secondo tempo, con in mezzo il gol di John Stones, per una volta difensore senza essere centrocampista ibrido.
L’ha vinta con Erling Haaland due volte assistman per De Bruyne prima di infilare il 4-1 al 95’, col fosforo di Bernardo Silva preferito alla potenza offensiva dell’eroe di coppa Riyad Mahrez, l’ha vinta col genio di un allenatore che sa cambiare tutto senza cambiare uomini, che sa trovare la chiave per battere ogni avversario. Quella che non è riuscito a trovare Arteta, incapace di far adattare l’Arsenal alle mosse di Pep. E mentre i Gunners affondano l’Etihad canta convinto di potersi prendere il titolo ancora una volta.