Gazzetta dello Sport: “Cittadella-Palermo, gol e nervi. Maistrello e Di Mariano show”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul pareggio di ieri del Palermo contro il Cittadella.
Sei gol, tre espulsioni, due rigori e alla fine un punto per Cittadella e Palermo. Per la serie “tutti contenti, nessuno felice”. Il pubblico si è divertito, soprattutto i 1335 tifosi siciliani al Tombolato, ma se è vero che gli attacchi fanno vendere i biglietti, è altrettanto vero che sono le difese a raggiungere gli obiettivi. Per il Palermo l’ottavo posto, per il Cittadella una salvezza tranquilla. Fiammata Errori tecnici a iosa, aggressioni senza respiro, ritmi frenetici, nervosismo in panchina. Per i professionisti dalla psiche umana al Tombolato c’è stato di tutto. Il Palermo, dopo essere andato sotto di due in 23’ con Maistrello, girata mancina al volo su assist di Vita, e il rigore di Antonucci – al 9° centro – ha reagito, segnandone tre a cavallo tra primo e secondo tempo. Di Mariano, l’uomo in più di Corini in questo periodo, si è confermato bestia nera del Cittadella. Doppietta per lui e sono 6 contro i veneti in carriera.
Brunori out Nel mezzo, c’è stato spazio per la quattordicesima meraviglia di Brunori. Digiuno dal gol interrotto dopo cinque gare, ma le buone notizie del weekend finiscono qui. Il risentimento dell’adduttore accusato un minuto dopo la rete non fa ben sperare per il Modena. Di bomber in bomber, ecco il pareggio di testa di Maistrello, il primo del Cittadella dopo 29 gare. Se questo Palermo vuole arrivare ai playoff deve cambiare marcia. Cinque punti nelle ultime sei sono decisamente pochi per sognare in grande. Anche se il Parma dista appena due punti. Ecco Tommy La doppietta di Maistrello, la prima in B, ha scacciato via i cattivi pensieri, regalando due dati interessanti: l’imbattibilità interna e il secondo attacco più prolifico (15) del girone di ritorno col Bari. Ora c’è da ritrovare solidità difensiva oltre Perticone. Senza il capitano, sono 10 le reti subite sulle 13 al passivo in 10 partite. Un po’ troppo per chi vuole salvarsi serenamente.