“Porte aperte ai cinesi. C’è aria di sì ad una trattativa in esclusiva con la cordata rappresentata da Sal Galatioto. Magari già oggi Silvio Berlusconi farà cadere le ultime titubanze. Di sicuro questa è la settimana decisiva per capire se l’attuale proprietario del Milan approfondirà i termini dell’offerta da 500 milioni di euro per l’acquisizione del 70% delle quote azionarie del club di via Aldo Rossi. I CONTATTI Nonostante il weekend il dialogo tra i vertici di Fininvest e i rappresentanti degli investitori cinesi sono proseguiti con evidenti progressi. Innanzitutto all’a.d. di via Paleocapa, Pasquale Cannatelli, sono arrivate parte delle garanzie finanziarie richieste la settimana scorsa. E nonostante il mistero sull’identità dei compratori, tutti i segnali portano a dare credibilità a questa iniziativa. Aggiungiamoci la convergenza di idee su come modellare l’esclusiva: niente penali e un mese di tempo per la decisione finale dell’attuale patron milanista. ORIENTAMENTI In queste ultime ore l’ex Cavaliere si è espresso sull’argomento in maniera contrastante. A qualcuno ha confessato l’intenzione di cedere la maggioranza. Poco dopo ad altri è parso, invece, ancora riluttante. Insomma occorre ancora cautela in una materia così delicata: la ragione e il sentimento sono in perenne contrapposizione nel suo animo. Anche ieri ad Arcore papà Silvio ha toccato l’argomento calcio nel consueto pranzo di famiglia. Ma davanti ai figli Marina, Barbara e Piersilvio è rimasto sul vago. Del resto in casa Berlusconi tutti sanno che è meglio lasciargli l’ultima parola su un tema così spinoso. TEMPISTICA I vertici di Fininvest sono pronti alla stretta finale, considerando che formalmente la sottoscrizione dell’impegno spetta all’a.d. Cannatelli. Per questo, però, occorre che su input del numero uno del Milan venga convocato un consiglio di amministrazione straordinario per la relativa delibera. In termini pratici, quindi, se il via libera arrivasse oggi è possibile che la trattativa in esclusiva possa essere formalizzata già domani: magari via mail. In tal caso si aprirebbe la fase più interessante, quella in cui, ad esempio, andrebbero definiti i termini della governance del nuovo corso. E qui viene il bello: Berlusconi chiederà di avere ancora un potere decisionale nella fase di transizione? Gli verrà concesso? O sarà siglata una sorta di condivisione delle scelte? Di sicuro questi aspetti premono molto al popolo rossonero, amareggiato da un’altra stagione mediocre. Chi farà il prossimo mercato? Chi sceglierà il nuovo allenatore? Questi punti rischiano di diventare centrali in una vicenda di cui si conoscono sinora solo i contorni finanziari. IDENTIKIT Nonostante i contatti siano stati avviati da almeno un mese, c’è ancora massimo riserbo sul capofila del gruppo cinese. Di sicuro sinora è emersa la presenza di 34 soci. In ogni caso la discrezione dell’advisor italoamericano e dei suoi clienti asiatici per ora ha avuto buon gioco. È certo, però, che nel dialogo con i rappresentanti della holding berlusconiana il mistero dovrà essere svelato a breve: non è pensabile che Silvio venda ad uno sconosciuto… La scorsa settimana sia Alibaba che Hutchison Whampoa hanno preso le distanze, ma la sensazione è che in incognito ci siano dei nomi comunque importanti. In questi frangenti si è tornato a parlare di Peter Lim, nel frattempo diventato proprietario del Valencia, che due anni fa prese contatto con il Milan, offrendo 300 milioni per la maggioranza. In quell’occasione Silvio Berlusconi fu molto netto nel rifiutare l’offerta e ora il magnate di Singapore non è più tecnicamente associabile a nuove acquisizioni: glielo impediscono le norme internazionali”. A scriverlo è l’odierna edizione del quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”.