Gazzetta dello Sport: “Cin-Cina Inter! Thohir e Jindong brindano all’intesa. Oggi l’annuncio Moratti in uscita Torna Leonardo?”

“Alla fine hanno anche brindato alla nuova famiglia interista. Ieri sera Erick Thohir e Zhang Jindong hanno chiuso così la domenica di trattative che ha sancito il passaggio della maggioranza dell’Inter dall’imprenditore indonesiano a quello cinese. Il club di corso Vittorio Emanuele rimane asiatico, ma sale sulla cartina geografica di circa 4.400 chilometri, da Giacarta a Nanchino. Suning, il colosso dell’elettronica e dell’ecommerce, diventa ufficialmente il proprietario dell’Inter con una quota – per ora – del 68,55%. Thohir rimarrà presidente, ma transitorio in attesa di sistemare tutti i passaggi tecnici, con il 31% e l’ultimo 0,45% rimarrà nelle mani dei piccoli azionisti. In tutto questo c’è l’uscita di scena di Massimo Moratti che cede il 29,5% e per la prima volta dal 1995 non comparirà più nella «torta» delle quote. Un’uscita moralmente sofferta, ma economicamente inevitabile di fronte a una potenza come Suning che fattura 15,5 miliardi di euro all’anno e il cui co­fondatore Jindong (28° uomo più ricco della Cina, numero 403 nel mondo con un patrimonio personale di 3,7 miliardi di euro secondo Forbes) rappresenta una solidità finanziaria assoluta. Questa mattina il popolo interista volgerà occhi e orecchie a Nanchino dove alle 9 (le 15 locali) si terrà la conferenza stampa che ufficializzerà il passaggio delle quote in una sala del Sofitel Zhongshan Golf Resort (parleranno Thohir, Jindong, Zanetti e il numero 2 di Suning Sports Gong Lei). Sono in corso le prove tecniche per poterla seguire in diretta sul canale tematico e anche sul sito del club. Il tutto verrà accompagnato anche da un comunicato stampa. Suning, però, non sarà obbligata a divulgare né gli aspetti economici né la nuova suddivisione delle quote. Perché benché l’azienda sia quotata in Borsa a Shenzhen, queste notizie non sono ritenute tali da influenzare il mercato. Passaggio tecnico, ma curioso: Suning potrebbe avere rilevato la quota di Thohir e il presidente quella di Moratti; non invece come sembrava in principio con il colosso cinese che prendeva il 40% di Thohir e tutto Moratti. Che infatti non è volato in Cina, anche se potrebbe aver firmato in precedenza le sue carte Sulla valutazione complessiva dell’operazione invece la stima si attesta appena sopra ai 500 milioni di euro. Il primo passo strutturale di Suning sarà l’aumento di capitale tra i 70­100 milioni da effettuare a breve e non oltre ottobre. DUE TRONCONI Le riunioni di ieri si sono divise in due tronconi. Prima l’a.d. Michael Bolingbroke, il vice presidente Javier Zanetti, il Corporate Director Michael Williamson, il Chief Football Administrator Giovanni Gardini, il Chief Revenue Officer Michael Gandler, il Direttore della Comunicazione Robert Faulkner e l’International Business Director Richard Lamb hanno pranzato con gli omologhi di Suning Ren Jun, President Management Committee e Yang Yang, Vice President. Verso le 15.30 locali è poi atterrato Thohir da Giacarta che ha preso parte alla riunione insieme con Liu Jun, Vice President Suning Sports Group e Generale Manager Jiangsu Suning Fc. Tre ore più tardi, alle 18.30 sempre di Nanchino, il numero uno di Suning, Jindong, ha ricevuto nella sua residenza Thohir e le delegazioni della sua azienda e quella interista. Il club milanese ha diffuso ieri un comunicato che racchiude il significato spirituale di questa operazione: «E’ un passo importante e storico quello che si apprestano a vivere Inter e Suning, oltre che intenti e visione comune sul futuro insieme, alla cui base permane il progetto di lavoro intrapreso finora da Erick Thohir e dal management nerazzurro, che continuerà supportato dal gruppo Suning per un’Inter sempre più globale e competitiva». FUTURO Visto che a breve Suning si prenderà il 100%, in realtà l’assetto attuale è destinato a mutare. E soprattutto in due ruoli, uno di rappresentanza e uno operativo. Per il primo ci sarebbe, ovvero sulla carica di presidente, c’è l’ipotesi Zanetti. Una sorta di ambasciatore dell’interismo nel Mondo con un occhio riservato al calciomercato dove i suoi buoni uffici potrebbero servire. Mentre sul tavolo ci sono diverse opportunità per individuare una figura italiana che si occupi della parte operativa e amministrativa. Figura italiana ­ o comunque profondo conoscitore del nostro sistema calcio – che si dovrà prendere carico della gestione politica e sportiva del club. Tra i diversi nomi circolati nelle ultime giornate, c’è quello di Franco Baldini, ex Roma e Tottenham, già contattato mesi fa da Suning per affidargli il ruolo di general manager al Jiangsu. Poi c’è Leonardo. Sfumato un ritorno al Psg, l’ex allenatore dell’Inter potrebbe fornire ai nuovi proprietari cinesi il know how che mise a disposizione agli sceicchi del Psg. Infine torna d’attualità anche Marco Fassone. L’ex d.g. non si era lasciato in armonia con una fetta della dirigenza attuale. Ma proprio quella fetta potrebbe lasciare la sede di Milano e un suo rientro sarebbe più semplice”. Questo quanto scritto dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.