“La cessione di Vazquez e quella del Palermo. Aggiornamenti in corso direttamente dal presidente Zamparini, diviso tra la programmazione della prossima stagione e l’intenzione di trovare un acquirente che, secondo i piani del patron, dovrebbe entrare g rad u a l m e n t e nella società in modo da garantirgli altri due anni di presidenza. Per il dopo, Zamparini ha già qualche idea, di sicuro non vuole far più parte del mondo del calcio. «Dovremmo copiare il modello inglese, i presidenti in Lega non contano più niente – ha dichiarato a Radio Kiss . Comanda la confusione. Fortunatamente io sto vendendo la società, ho delle trattative in corso. Poi tra qualche anno verrò a fare l’opinionista con voi». BASE Il tema centrale in questo momento è la vendita dell’unico pezzo pregiato in dote al Palermo. Per Vazquez, però, ancora non si muove nulla e di conseguenza nemmeno il mercato in entrata dei r o s a n e r o . «Ha estimatori in Premier, in Italia il Milan ha fatto un sondaggio, ma l’accordo tra Berlusconi e i cinesi rallenta il tutto. Il Mudo vale di più di 25 milioni, ma per ora se chiedessi di più, non lo venderei proprio – ha spiegato il presidente . Sto andando incontro a chi vuole comprarlo». Che vuol dire abbassare il prezzo e a 18 milioni il numero uno rosanero darebbe l’ok, anche perché ha la necessità che l’operazione vada in porto entro fine mese per iscrivere l’introito nel bilancio di quest’anno. Altrimenti dovrebbe ricapitalizzare per non chiudere con una grossa perdita, se non personalmente attraverso altri sistemi. «Se entro il 30 giugno non vendo Vazquez, devo ricapitalizzare di persona? Beh, in verità non abbiamo nessun problema di quel genere lì. Abbiamo già preso le dovute misure e sappiamo come muoverci. Oggi, ad esempio, ho chiamato Lotito e gli ho detto “Ti sembra possibile che se cedo Vazquez i primi di luglio, non posso scrivere questa vendita nel bilancio dell’anno passato dove ho delle perdite importanti?”. Purtroppo, vedete, manca il buon senso nelle nostre regole. Lui mi ha risposto:”Queste sono le regole, ci dobbiamo adeguare”. Ripeto, purtroppo è così». PROBLEMI Il sistema calcio secondo il patron del Palermo andrebbe riorganizzato. E uno dei motivi per i quali già da tempo dice di voler lasciare. «Guardate i risultati economici della nostra Lega e rapportateli con quelli degli altri Paesi: noi abbiamo bisogno di riformare tutto, anche se non è facile. Come farei io? Ci vuole un presidente con due attributi grossi così e grande competenza, e poi duetre dirigenti di massimo livello, come un’azienda. La Lega deve diventare efficiente e giusta. Per ora si tutelano solamente gli interessi delle grandi: è uno status quo che permane e così non si va da nessuna parte, non ci si rinnova, non c’è futuro». E Zamparini va in fondo. «La Lega andrebbe commissariata come è stato fatto con alcuni comuni. Ci vuole un commissario, ma non come quel commissario Rossi che ha rovinato il calcio italiano».” Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.