Gazzetta dello Sport: “Ci salvi chi può, Empoli e Crotone appesi ai bomber. E Diamanti…”

“Tutto in 90’. Empoli e Crotone domenica sera conosceranno il proprio futuro a 400 chilometri di distanza. I toscani saranno a Palermo e con una vittoria potranno festeggiare la salvezza senza attendere il risultato dei calabresi, impegnati in casa. La differenza la fa quel punticino in più in classifica. Nicola avrà l’orecchio attaccato alla radiolina, un passo falso degli uomini di Martusciello darebbe la chance al Crotone di salvarsi battendo la Lazio, che giocherà per mantenere il quarto posto (ma in fondo rispetto al quinto cambia poco in ottica premi di Lega e nulla per quanto riguarda la prossima Europa League ­ entrambe le posizioni danno l’accesso diretto alla fase ai gironi ­). A rigor di logica, ai pitagorici potrebbe addirittura bastare un pareggio (in caso di sconfitta dell’Empoli), perché a pari punti la classifica avulsa sorride loro. Scenari ipotetici di un’ultima giornata da vivere minuto per minuto. GOLEADOR DISPERSI Chi potrebbero essere i volti salvezza? A Crotone il nome che va per la maggiore è Diego Falcinelli. Dodici gol, la maggior parte dei quali pesanti. Il bomber di Marsciano fa però scena muta da oltre un mese. Ultima rete alla Sampdoria il 23 aprile, poi il nulla. Le vittorie contro Pescara e Udinese hanno portato le firme inattese di Tonev e Rohden, ma contro la Lazio sarà bene recuperare la vena realizzativa dell’unico giocatore della rosa in doppia cifra. Motivi per sperare: il Crotone ha vinto due delle ultime tre partite casalinghe, pareggiando solo col Milan e sconfiggendo persino l’Inter, oltre alla già citata Udinese. Buon dato anche per Falcinelli: nei 9 incontri in cui ha segnato, per ben 5 volte il Crotone ha portato a casa i tre punti. Tutti bei discorsi, ma la premessa rimane sempre quella, e cioé che l’Empoli non vinca a Palermo. Martusciello ha portato la squadra in ritiro per preparare al meglio la sfida del Barbera. Chissà se si rivedrà in campo Levan Mchedlidze, il georgiano dai piedi fatati e i muscoli d’argilla. Tra un infortunio e l’altro, ha infilato appena 15 partite, impreziosite però da 6 gol. Bottino di tutto rispetto. E ironia della sorte, con meno della metà delle presenze, il centravanti venuto dall’est è il miglior goleador in campionato dei suoi. Domenica scorsa con l’Atalanta era in panchina, ma ancora dolorante per la distorsione al ginocchio rimediata a San Siro col Milan. Era il 23 aprile e come per Falcinelli fu l’ultimo giorno con gol. Poi arrivarono il pugno in faccia (rimediato in un confronto con i tifosi) dopo la sconfitta casalinga col Sassuolo e gli zero minuti di maggio. In campo Mchedlidze c’è stato appena 127’ dal 6 febbraio a oggi. Briciole di tempo. Ora c’è la speranza di rivederlo a Palermo, dove tra l’altro ha esordito tra i professionisti e segnato la sua prima rete in Serie A. SENZA PARACADUTE A proposito dei rosanero, Alino Diamanti nel dopogara di lunedì sera a Pescara ha rigettato tutti i sospetti sul cosiddetto paracadute (in pratica, al Palermo converrebbe far retrocedere il Crotone per prendersi una fetta più grande dei soldi stanziati dalla Lega per le retrocesse, in caso non tornasse subito in A): «Queste voci le lascio ad altri e non ci interessano neanche attacca il fantasista ­. Noi dobbiamo pensare solo a giocare a calcio, che è la cosa che bisogna fare e ci piace di più».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio