Gazzetta dello Sport: “Cellino il tritatutti. Brescia, si ricambia: via anche Possanzini, ci prova Gastaldello”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul nuovo ribaltone in casa Brescia.

Chi vorrà un giorno scrivere un libro sulla solitudine degli allenatori, sul loro destino precario e spesso ingrato, dovrà per forza studiare il caso Brescia. Perché da quando è presidente Massimo Cellino chi viene chiamato alla sua corte sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Un battito d’ali o poco più è durata l’avventura di Davide Possanzini. Due partite, com’era stato per Alfredo Aglietti. Adesso è il turno di Daniele Gastaldello. Sono 14 i tecnici in 6 stagioni con Cellino e la panchina ha cambiato padrone 21 volte.Cronaca La notizia dell’ennesimo cambio è arrivata ufficialmente ieri dopo le 18 (e senza ringraziamenti di rito per chi è stato licenziato). Singolare che il neo tecnico avesse già diretto il primo allenamento, alla presenza del patron, senza essere stato ancora ufficializzato. Così come non era ufficiale la cacciata di Possanzini, avvenuta al mattino.

Non è bastata la levata di scudi dei giocatori più rappresentativi. L’ex attaccante del Brescia ha ricevuto il benservito e ha lasciato il centro sportivo di Torbole Casaglia prima della ripresa degli allenamenti nel pomeriggio, dopo aver ricevuto la comunicazione dal direttore sportivo Giorgio Perinetti. Bilancio Sconfitto nelle 2 gare a disposizione (la prima persa in casa contro il Modena), Possanzini per rilanciare il Brescia voleva puntare sul gioco palla a terra. Buoni segnali si erano visti nel primo tempo di sabato a Benevento, dopodiché gli episodi (gol di Tello, palo di Ndoj) avevano determinato lo scivolone. I lavori erano all’inizio, ma Cellino non aveva fiducia nel nuovo corso appena abbozzato: non gli piacevano il ricorso in certe fasi alla difesa a tre (anche se in realtà lo schema base era sempre a quattro) e la posizione ibrida di Ndoj. Oggetto di critica anche lo schieramento a una sola punta e l’accantonamento di Lezzerini fra i pali. Possanzini voleva proseguire sulla strada intrapresa basandosi sulle sue idee. Non potrà farlo. Da un ex capitano a un altro: Cellino riparte da Gastaldello, fedelissimo della sua prima ora biancazzurra (estate 2017), figura in cui crede da tempo. L’ha avuto da difensore, poi da vice allenatore.

Il nuovo Già in passato alla guida della prima squadra per brevi interregni, Gastaldello era diventato secondo allenatore e uomo di fiducia di Pep Clotet, a cui era legato da un’intesa profonda. Clotet gode della stima del d.s. Perinetti, mentre si era lasciato male con buona parte del gruppo. Gastaldello potrà allenare con deroga, visto che sta frequentando il Master a Coverciano (come De Rossi e Palladino, per intendersi), ma il prescelto è lui, preferito ad altre soluzioni (si era vociferato di un ritorno di fiamma per Cosmi).