Gazzetta dello Sport: “C’è il marchio di Novellino ma al Palermo serve il gol. «Per Zamparini siamo stati bravi in difesa e a centrocampo»”
L’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”, analizza la situazione del Palermo e soprattutto cosa è cambiato da quando Walter Novellino è approdato sulla panchina del club siciliano. Di seguito quanto si legge sul noto quotidiano sportivo: “La sensazione è che Walter Novellino in pochi giorni sia riuscito a dare la propria impronta. La gara col Napoli ha detto che il Palermo ha riacquisito determinazione e soprattutto solidità. E’ vero che gli uomini di Sarri hanno avuto un netto predominio territoriale ma, se non fosse stato per il rigore, magari il risultato sarebbe potuto restare sullo 00. Sorrentino, come al solito, ci ha messo qualche pezza, però la visione complessiva è stata di una squadra che ha tenuto botta contro un avversario tecnicamente di un altro pianeta. Adesso quello su cui dovrà lavorare il nuovo tecnico è l’identità tattica, perché il Palermo in questa stagione è stato sballottato da un allenatore all’altro con le conseguenti ricadute sul sistema di gioco. BABELE TATTICA I rosanero sono passati dal 352 di Iachini al 4312 di Ballardini, fino ad arrivare al 433 di Schelotto, per poi tornare di nuovo al 352 col rientro del tecnico di Ascoli. Si potrebbe dire che nel passaggio da Ballardini a Schelotto le differenze possono essere state minime, ma i movimenti degli interpreti erano differenti. Il ravennate puntava di più sul fraseggio, l’argentino sul gioco offensivo, con tutto quello che ne consegue a livello di richieste ai singoli giocatori, alcuni dei quali sono stati più impiegati col primo e meno col secondo. partita, mi ha detto che siamo stati bravi in fase difensiva e a centrocampo – ha dichiarato ieri Novellino a Radio Anch’io Sport –. Il presidente bisogna saperlo prendere, inizialmente va fatto sfogare. È normale che ci sia delusione: ha investito molto in questa squadra. Lavorando, possiamo uscire da questo momento. Il presidente è dispiaciuto». SALTO DI QUALITA’ Il lavoro ora deve mirare a migliorare la fase offensiva, perché il Palermo fatica ad arrivare all’area avversaria. La salvezza si conquista con i gol, indispensabili nelle prossime sfide con Empoli e Chievo. Due trasferte consecutive, contro due formazioni che non hanno più nulla da chiedere al campionato, perché virtualmente salve, ma rappresentano lo stesso due ostacoli duri da superare. Anche in virtù degli incontri delle dirette concorrenti per non retrocedere. Il Palermo giocherà sabato pomeriggio in Toscana e l’indomani Carpi e Frosinone se la vedranno rispettivamente con Verona e Fiorentina. Il torneo per non retrocedere i rosanero lo cominciano adesso. Novellino avrà più tempo a disposizione rispetto alla gara col Napoli; stavolta non sarà consentito sbagliare“.