Gazzetta dello Sport: “C’è Andorra, Italia sfogati a suon di gol. La squadra di Di Biagio stasera può qualificarsi”
“«Ricomincio da tre» è uno dei film geniali che ha reso immortale Massimo Troisi. Gigi Di Biagio invece sta pensando di «ricominciare» con le tre punte per aggredire una qualificazione che ormai dista quattro punti, ma che potrebbe arrivare già stasera in caso di successo contro Andorra e non vittoria della Serbia. L’Under 21 potrebbe cambiare pelle, un po’ come fece nello scorso biennio, ma a qualificazione già ottenuta. Il campionato continua a dire che questo gruppo è ricco di mezzali e punte esterne di qualità. Così, in mancanza della stella Berardi, il c.t. sta comunque pensando di rispolverare il 4-3-3 per liberare la fantasia e l’imprevedibilità di Ricci, Di Francesco, Garritano e Parigini. Ma anche per esaltare la capacità di inserimento senza palla di Benassi, Verre, Pellegrini e Grassi.
DIPENDE DA NOI In più l’avversario e le ambizioni dell’Italia permettono di osare, come sottolinea Di Biagio: «Dipenderà da noi. Se daremo ritmo e giocheremo come abbiamo fatto spesso in questi due anni, non ci dovrebbero essere problemi. Dovremo aggredire l’avversario dall’inizio, sperando di non ripetere il primo tempo di Andorra». Già, l’andata. Un’Italia irriconoscibile rischiò grosso prima di trovare il guizzo da tre punti di Cerri. «Mancammo nell’ultimo passaggio e eravamo troppo piatti – ricorda il c.t. . Stavolta non dovremo limitarci a creare due o tre palle gol ma tante occasioni per fare tante reti». Che in fondo è quello che è mancato in questo cammino verso Polonia 2017. L’Italia è sempre stata in testa al girone: ha vinto sei gare su 8, pareggiando due volte con la Serbia. Ma solo in Slovenia ha segnato più di due reti.
NUOVO TRIO Una partita che ha ricordi dolcissimi per Monachello, il centravanti giramondo: doppietta da fuori e assist per il 30 di Benassi. Oggi sembra il favorito (su Cerri) per una maglia da titolare nel cuore dell’attacco, supportato dalle due rivelazioni della scorsa Serie B: Ricci e Di Francesco. Perché dietro a Berardi c’è bisogno di facce nuove che possano mantenere alto l’indice di pericolosità offensivo qualora il talento del Sassuolo dovesse passare da Ventura, come successo a Bernardeschi, Rugani, Donnarumma e in parte a Romagnoli. «Se lo meritano. Da parte nostra siamo contenti di averli scelti e selezionati fin da quando avevano 15 anni…». Ma questa è un’altra storia. Oggi c’è da pensare all’Andorra e a vincere“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.