“Usciti allo scoperto, per necessità o per scelte ben precise, i dirigenti del Catania devono lavorare per fare squadra. E per creare un gruppo che, stavolta necessariamente, possa vincere il campionato di Lega Pro. Il primo appuntamento è quello con l’allenatore Francesco Moriero. Nel giro di qualche giorno si passerà ai saluti con l’allenatore pugliese il cui contratto scade a fine giugno. Non ci saranno riconferme e, allora, chi dovrà gestire le azioni dal campo del gruppo Pulvirenti è già chiamato a sondare un mercato, quello delle guide tecniche, vastissimo. Il nome di Carmine Gautieri (che ha salvato il Latina) resta attuale, ma attenzione a Pino Rigoli, che è ancora legato fino a giugno con l’Akragas, ma che ad un Catania con programma ambizioso, non direbbe di no. PRATICHE ARCHIVIATE Dicevamo delle trattative ormai messe da parte. Ancora ieri, e in ritardo rispetto ai concetti espressi dagli acquirenti, Finaria società con cui si trattano le azioni del Catania ha precisato in un comunicato di tre righe, come le voci di una trattativa tra la Bacco srl e lo studio Abramo che cura gli interessi della proprietà rossazzurra, siano non certo precise: «Non è stata mai avviata alcuna concreta trattativa con la società Bacco per la vendita delle quote societarie del Catania. Non è stata mai formulata una richiesta relativa al prezzo delle stesse quote». In realtà si è parlato di costi (Torre del Grifo) per l’acquisto della struttura in cui si allena il Catania e di molto altro ancora.Ma l’interesse del Catania è emerso: continuare a gestire con lo stesso gruppo quello che dovrà essere un rilancio ad ogni costo. Si parte dal tecnico, poi le prime conferme: Bergamelli, Caetano, Bastrini, Di Cecco nella lista dei… preferiti”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.