Gazzetta dello Sport: “Catania, Moriero merita fiducia. O no?”
“Il tecnico Francesco Moriero e il Catania si incontreranno alla fine della settimana. C’è da discutere il rinnovo del contratto o la fine di un rapporto a scadenza il 30 giugno. Al di là delle carte scritte, in questa fase del post campionato interessa a tutti – società, tifosi, tecnico – capire quali saranno i passi del Catania per una stagione vincente. PERCHE’ SI Moriero è subentrato a Pancaro dopo 24 partite, all’indomani (in verità passarono un paio di giorni, durante i quali era stato sentito anche Diego Lopez, ex Cagliari e Bologna) del ko interno con la Casertana. E Moriero fu scelto per le sue doti di motivatore e per la sua conoscenza della Lega Pro. In effetti, il tecnico leccese diede subito un’impronta al gruppo, scegliendo la profondità di gioco, gli inserimenti degli esterni in area, più vicini alla porta quando in precedenza aggredivano la fascia laterale per il cross verso il centro. Scelse anche un modulo, il 4231 a volte senza la presenza di un regista di ruolo che, in quella fase del campionto rallentava il gioco. In casa, con Moriero in panchina, poi il Catania ha vinto tutte le gare più delicate: Lupa Roma, Melfi, Andria innanzitutto. Cioè gli scontri vitali per evitare di finire ai playout. Insomma, se ci fosse una continuità di gestione, magari il metodo Moriero potrebbe diventare più efficace. Il tecnico ha sempre parlato in modo schietto, senza dare alibi ai giocatori. PERCHE’ NO Il Catania probabilmente ha altre idee a proposito, visto che sono emersi nei giorni scorsi i nomi di Pino Rigoli, legato all’Akragas ma fino al 30 giugno e di Carmine Gautieri, impegnato nella lotta salvezza col Latina. Se, poi, il Catania ha bloccato Moriero fino a fine stagione senza mai allungare il contratto, evidentemente c’è la voglia di guardarsi anche attorno e riflettere su una scelta che si rivelerà determinante. Moriero ha gestito ogni difficoltà, ma fuori casa il Catania ha toppato più di una partita e le colpe sono da ripartire in parti uguali. Anche Moriero ha commesso i suoi errori, ma non sono stati così gravi da rovinare quanto di buono ha mostrato”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.