“A tarda sera le decisioni del tecnico Rigoli. Sarà tridente offensivo con, grosso modo, la squadra che ha trovato un equilibrio tattico a Taranto, al di là del mancato successo, soltanto sfiorato come in altre occasioni. Il derby col Messina diventa una prova di maturità per l’ambiente rossazzurro, per la squadra chiamata a bissare il solo successo ottenuto all’esordio stagionale contro la Juve Stabia, e per lo stesso Rigoli che, come il collega dirimpettaio Marra, rischia qualcosa in caso di mancato successo. Sarà un confronto aperto a ogni soluzione, perché se il Catania in casa e fuori parte puntualmente fa
vorito, gli avversari centuplicano le forze per sovvertire il pronostico. Non ci saranno Fornito in mediana e Bastrini in difesa, mentre Caetano non è al top della condizione. In difesa conferme per Parisi, Bergamelli, Drausio e Nava, in mediana Bucolo dovrebbe fungere da centrale, con Biagianti e Di Cecco laterali. Avanti forse Paolucci rimarrà al proprio posto, ma per i laterali, a parte Di Grazia che dovrebbe partire sicuramente dal primo istante, corrono per l’altra maglia Russotto, Barisic e Piscitella. A Taranto Rigoli aveva anticipiato un cincetto: «Stiamo migliorando sempre di più la condizione. Il Messina? Conosco una sola parola: vincere, al di là della valenza della sfida». La prevendita (e la presenza di 350 tifosi giallorossi) fa prevedere 7 mila presenze. QUI MESSINA La mossa che non ti aspetti. Al Massimino oggi pomeriggio non ci sarà Manuel Milinkovic. Nessun guaio fisico: il numero 10 giallorosso resterà a Messina per scelta tecnica di Sasà Marra. Evidentemente in settimana il francoserbo non ha risposto alle aspettative dell’allenatore, che nel derby di oggi pomeriggio con il Catania si gioca una grande fetta del suo futuro. Il giocatore di maggior estro tra le fila dei peloritani non sarà quindi della partita, e con lui anche gli acciaccati Foresta e Ionut. Davanti a Berardi, intanto, si profila un’altra esclusione eccellente, quella del difensore centrale Maccarrone, catanese doc, che potrebbe lasciare il posto al giovane Bruno, in una difesa completata dal rientrante Palumbo e dai terzini Mileto e De Vito. In mezzo al campo, Musacci «play» con Lazar e Capua interni, alle spalle del vertice alto Mancini, che però non è in perfette condizioni. In attacco, quindi, Pozzebon e uno tra Ferri e Madonia. Si sogna una vittoria che al Massimino manca da oltre 62 anni”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.