L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla situazione del Catania. Altro che auguri, dieci giocatori dovranno trovare un’altra sistemazione, gli altri dovranno ridursi lo stipendio, altrimenti via anche loro. Il contenuto dei messaggi privati inviati ai calciatori ha scatenato un putiferio in città. Alle possibili cessioni di Mbende, Saporetti, Fornito, Welbeck, Curiale, Barisic, si sono aggiunti Marchese, Biagianti, Lodi, Di Piazza. Sarno, Furlan, Silvestri, Mazzarani dovranno rivedere il proprio contratto economico. Ieri il tifo organizzato ha pubblicato una lunghissima lettera: «Non ci interessano le polemiche, non è il momento. Ciò che possiamo sostenere è che si tratti di follia pura presumere di restare al Catania un minuto più del necessario. Ora è il momento di chi può. Se c’è qualcuno interessato al miracolo di salvare il Catania faccia presto e bene. Prima del 7 gennaio. Rimuova ogni collegamento tecnico prima che economico con Meridi e ci liberi da questo incubo. Non è più tempo di giorni. Solo di ore». Walter Novellino, ex tecnico del Catania, a “Tuttomercatoweb.com” ha dichiarato sulla sua esperienza in rossazzurro: «Mi è stata tolta la possibilità di fare iplayoff. Una vigliaccata che sto ancora pagando. Catania è una città che ha bisogno di calcio serio». I tifosi hanno anche protestato per la situazione del gruppo Forte (supermercati) legata a Meridi che alla vigilia di Natale ha messo in bilico il destino di 609 lavoratori del gruppo. A Palermo nelle prossime ore è in programma una protesta alla quale i tifosi etnei hanno manifestato il proprio appoggio. «Agli errori madornali nella gestione del Catania sono state sacrificate parti importanti delle risorse Meridi. Il Catania “risanava” a spese della consorella Meridi. Meridi spremuta come un limone mentre altrove si rivendicavano meriti di fantasia. E ai rappresentanti sorridenti del Catania si associano beffarde le immagini di serrande abbassate dei punti vendita Forte e di stipendi da mesi che chiedono di essere onorati di pagamento».