Gazzetta dello Sport: “Catania a processo con Delli Carri & Co. Rischia la stangata”
“«I treni del gol», dal nome troppo affascinante assegnato all’inchiesta di Catania, arriveranno prima o poi al capolinea. Siamo ancora distanti, il che sembra incredibile visto che è trascorso un anno dai fatti incriminati e più di sei mesi dai deferimenti. Ma in effetti del treno ormai sono rimasti gli ultimi vagoni. Daniele Delli Carri, allora d.s.; Giovanni Luca Impellizzeri, titolare di un punto scommesse; Fernando Arbotti, procuratore. Allora non fu possibile processarli perché erano ai domiciliari. La Procura decise di separare il loro destino da quello, più urgente, del club e del suo numero uno. Così il grosso del convoglio è stato processato e condannato, per molti in maniera non proprio esemplare. Ricorderete, fu premiata la «fattiva collaborazione» del presidente Pulvirenti, condannato a 5 anni, e il Catania, pur oberato della responsabilità diretta, se la cavò con 12 punti (e 150mila euro) poi ridotti a 9. Era il 27 agosto e venivano condannati anche Pablo Cosentino e Piero Di Luzio, due membri dell’associazione creata per salvare il Catania e ricavarci dei soldi. DI NUOVO? Oggi è il turno degli altri ancora in attesa di giudizio: Delli Carri, Impellizzeri, Arbotti sono accusati di illecito sportivo associativo, i primi due anche di omessa denuncia e il solo Impellizzeri pure di scommesse vietate. Anche il Catania torna sul banco degli imputati, stavolta per rispondere dei comportamenti del suo ex d.s. Dunque, solo per responsabilità oggettiva, ma attenzione: ballano dai 10 ai 15 punti di penalizzazione (5-6 partite) che potrebbero sgonfiare del tutto la stagione del club. A quel punto potrebbe sembrare accanimento, visto che la società per gli stessi fatti, ma addebitati ad altri soggetti, è stata già condannata. E’ la linea difensiva di Eduardo Chiacchio, ma convincerà i giudici del Tribunale federale nazionale? Appuntamento per le 11, dinanzi al Collegio presieduto da Sergio Artico, che ad agosto già sentenziò in primo grado per Pulvirenti e compagnia. Motivo per cui Delli Carri e Arbotti hanno tentato di ricusarlo, con richieste giudicate pretestuose e rispedite al mittente. È anche per questo che sono passati mesi e siamo arrivati a oggi. Per la sentenza ci vorrà qualche giorno. Poi ci sarà l’appello”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.