Gazzetta dello Sport: “Cassano licenziato dopo il derby, poi pace. Ma con la Samp è finita”

“Licenziato. Ancora una volta. Con una lettera raccomandata inviata dalla Sampdoria al domicilio di Antonio Cassano nella serata di domenica, un paio d’ore dopo la terribile sfuriata di Fantantonio con l’avvocato Antonio Romei, legale di Massimo Ferrero, presidente del club blucerchiato, avvenuta nella pancia del Ferraris poco dopo il devastante tracollo con il Genoa nella stracittadina numero 112. Il dietrofront di facciata avvenuto poi nella tarda serata di lunedì, ha permesso all’attaccante barese di presentarsi regolarmente ieri mattina al «Mugnaini», per una ripresa della preparazione blindatissima (tre blindati della polizia ed altrettanti dei carabinieri a presidiare l’area del Poggio insieme ai funzionari della Digos genovese, peraltro interdetta al pubblico dagli steward della società: nel mirino dei pochi contestatori, Soriano e Ranocchia). In realtà, l’addio è già scritto. L’esperienza di Cassano alla Samp è, di fatto, già finita, nonostante il giocatore abbia firmato il 9 agosto un contratto fino al 2017. Invece è ancora tutto da scrivere il futuro di Montella: non dovesse arrivare la chiamata della Nazionale il tecnico potrebbe restare (in virtù del suo contratto da 1,8 milioni netti a stagione). LA LITE Raccontano che dopo il derby Romei sia andato giù pesante, in quello che non è stato un confronto dialettico, ma un durissimo atto d’accusa dello stesso legale di Ferrero alla squadra soprattutto per il modo in cui il k.o. è maturato. Samp mai in battaglia, questo è stato l‘affronto più grande anche agli occhi della gente di fede blucerchiata. Alcuni giocatori – qui le versioni sono discordanti – avrebbero tentato di mitigare lo sfogo di Romei. A differenza di Cassano che, invece, ha tracimato, con la stessa rabbia che già il 26 ottobre 2010 – per una lite con l’allore presidente Riccardo Garrone – aveva portato la Samp a richiedere l’interruzione del rapporto di lavoro con il giocatore. Antonio aveva fatto le valigie, salvo poi tentare una riappacificazione con i Garrone. Che, se non gli aveva permesso di tornare subito alla Samp, era servita a ribadire la sua «sampdorianità». IL DOPPIO VETO Non a caso Fantantonio ha scelto Genova come sua residenza definitiva, per lui e la famiglia. Ma la voglia di tornare alla Samp era grande. Mihajlovic non s’è fatto intenerire nel campionato scorso. impensabile che una squadra prima raccolta e poi ricostruita nel nome del coraggio e dello spirito più battagliero, potesse affidarsi all’estro di Cassano. Discorso chiuso. Poi, però, il corteggiamento a distanza fra lo stesso barese e Ferrero ha portato a un riavvicinamento fra Cassano e la Sampdoria. Erano i giorni del ritiro di Ponte di Legno con Zenga in panchina. L’ex Uomo Ragno s’era salvato in corner, dicendo (formalmente) che in una Sampdoria da far girare subito a mille, uno come Cassano, non sarebbe servito. In realtà, l’incompatibilità gli era apparsa chiara da subito. E invece no. Ferrero s’è imposto e ha vinto lui, annunciando il 9 agosto che Cassano sarebbe diventato la «nuova bandiera della Samp». E’ finita tirandosi gli stracci. Cassano farà di nuovo le valigie, non si sa verso quale destinazione. MAXI RISSA Mentre emergono particolari inquietanti sulla maxirissa di domenica sera nella zona di Marassi (vi avrebbero preso parte anche soggetti dell’est europeo, ma le indagini sono ancora in corso) la tifoseria organizzata, nel frattempo, tradita da tutta la Samp, sabato non seguirà la squadra di Montella a Torino. E’ davvero finita, si salvi chi può”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport” di oggi.

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Redazione Ilovepalermocalcio