Gazzetta dello Sport: “Caso scommesse. La quiete prima della tempesta, le ultime”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso scommesse.

In via Campania è un sabato di tranquillità. Luci spente, non c’è il solito via vai di persone che affollano gli uffici della Figc. La classica quiete prima della tempesta, verrebbe da dire. Perché i prossimi giorni per il capo della Procura, Giuseppe Chinè, non saranno assolutamente tranquilli. Avrà lavorato da casa, il procuratore, sul caso scommesse. Il fascicolo che ha tra le mani è bello ampio. Ieri non ci sono state rivelazioni clamorose ad agitare tutto il movimento, ma la situazione resta di estrema allerta. Le pene, ossia le squalifiche, possono essere pesanti.

Tutto gira sempre attraverso l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva che punisce i giocatori che effettuino, direttamente o indirettamente, «scommesse che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa». Niente scommesse sul calcio per i calciatori, questa è la base. Magari basket, magari volley (sempre su piattaforme legali…), magari altri sport ancora. Ma sul calcio no, non si può fare.