Gazzetta dello Sport: “Caso scommesse, la Procura Figc chiede gli atti: si apre un nuovo fascicolo”

Florenzi fonte LaPresse - Ilovepalermocalcio.com
Ancora bufera sul calcio italiano. Come riporta Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport, la Procura Federale guidata da Giuseppe Chinè ha richiesto ufficialmente gli atti alla Procura di Milano relativi ai dodici calciatori coinvolti nella nuova inchiesta sulle scommesse illegali. Il materiale dovrebbe arrivare in tempi brevi, viste anche le relazioni consolidate tra le due procure, già in contatto per altre vicende extracalcistiche.
Una volta acquisiti i documenti, la Procura Figc aprirà un fascicolo d’indagine su tutti i tesserati coinvolti, anche se – come sottolinea Esposito – difficilmente Tonali e Fagioli saranno nuovamente sottoposti a procedimento. Entrambi hanno già patteggiato nel 2023 per il primo filone dell’inchiesta (10 mesi di squalifica più 8 di pene alternative per Tonali; 7 mesi più 5 di pene alternative per Fagioli) e il principio del “ne bis in idem” impedisce un secondo processo sugli stessi fatti, salvo che emergano elementi completamente nuovi e rilevanti.
I rischi
La discriminante principale riguarda il tipo di scommesse effettuate: la giustizia sportiva non può sanzionare chi ha puntato su sport diversi dal calcio, anche attraverso piattaforme illegali. Secondo l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, il divieto riguarda solo le scommesse su incontri organizzati nell’ambito di Figc, Fifa e Uefa. Se venisse accertato che qualcuno dei calciatori ha scommesso su partite di calcio, rischierebbe una squalifica non inferiore a tre anni e un’ammenda minima di 25.000 euro.
Nel caso in cui l’indagine sportiva riscontrasse irregolarità, i calciatori coinvolti potrebbero patteggiare prima del deferimento ottenendo così uno sconto della metà sulla sanzione. Questo meccanismo di “premialità” potrebbe incentivare eventuali confessioni e collaborazioni con la Procura.
La situazione
Il tempo a disposizione per concludere l’indagine, come previsto dal regolamento, sarà di 60 giorni, eventualmente prorogabili di altri 60 (40+20 giorni). La Procura deciderà quindi se archiviare i casi o procedere con i deferimenti. È evidente che, come scrive Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport, il calcio italiano ha urgente bisogno di chiarezza e rigore per tutelare la propria immagine in un momento di grande delicatezza.