Gazzetta dello Sport: “Caro Stellone ti scrivo (e poi devo pure batterti)”
“Cinquant’anni in due, 25 ciascuno euna vitada calciatori in perfetta sintonia. E, soprattutto, prodotti del settore giovanile del Frosinone che questa sera (ore 20.30) al Renzo Barbera, in occasione della finale di andata di play off per la promozione in Serie A, affronterà il Palermo dell’ex Roberto Stellone. Due gioielli nella cassaforte del club giallazzurro che in serata ritroveranno da avversario l’allenatore con il quale nel 2011-2012 vinsero il titolo italiano Berretti di Lega Pro. Mirko Gori, unico ciociaro della formazione di Moreno Longo, «il cobra» come viene soprannominato per come si batte in campo, e Luca Paganini, romano, ma ormai ciociaro di adozione, sognano di fare lo sgambetto al tecnico che li ha cresciuti, svezzati calcisticamente parlando e chiamati infine in prima squadra al suo battesimo in panchina nella stagione 2012-2013. Insomma, due «figli», Gorie Paganini, che al Barbera davanti a circa 30.000 tifosi siciliani cercheranno di fermare la marcia trionfale di «papà» Stellone. CON I TIFOSI Stasera non ci sarà spazio per i sentimenti vista l’importanza della posta in palio. E, infatti, Gori commenta: «Arrivare in finale era il nostro minimo obiettivo e alla luce del campionato che abbiamo disputato, ce la siamo meritata. È un risultato figlio del carattere di questa squadra dopo la grande delusione del pareggio (2-2) all’ultima giornata contro il Foggia che ci ha negato la promozione diretta in Serie A. Eravamo in debito con i nostri tifosi e siamo contenti di averli ripagati. Adesso ci giocheremo la doppia finale con il Palermo alla morte e facendo leva su una ritrovata compattezza di squadra. Soltanto in questo modo potremo raggiungere la Serie A». I REDUCI Sono nove i giallazzurri che stasera al Barbera ritroveranno il tecnico della prima storica promozione (16 maggio 2015, ndr) nella massima serie: Crivello, Russo, Matteo Ciofani, Paganini, Gori, Frara, Sammarco, Soddimo e Zappino. Anche se non tutti saranno in campo dal primo minuto. «Ci sarà da soffrire, di fronte avremo un avversario forte, ma dobbiamo stringere i denti e lottare su ogni pallone, evitando di concedere spazi alle azioni offensive dei padroni di casa», sottolinea Paganini. Dal canto suo Moreno Longo è fiducioso: «Dopo la grande delusione con il Foggia all’ultima giornata di campionato per la mancata promozione diretta, abbiamo ritrovato compattezza e uno spirito battagliero. È con queste caratteristiche che dovremo contrapporci al Palermo al Barbera, per poi giocarci tutto sabato al ritorno a casanostra». Saranno solo una trentina i tifosi al seguito della squadra, ma c’è da tenere conto della distanza (circa 1.000 chilometri) che separa Frosinone dal capoluogo siciliano e del fatto che la gara si gioca in un giorno feriale. C’è chi comunque non si è arreso: i tifosi partiranno alle prime luci dell’alba a bordo di mezzi privati, per inseguire il sogno promozione.”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.