L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caos serie B.
La discussione è stata intensa ed è durata tre ore, l’esito si conoscerà questa mattina e le motivazioni entro 10 giorni. Impossibile fare previsioni. L’udienza al Tar del Lazio sui ricorsi di Lecco e Reggina contro la loro esclusione dalla B è il primo grado di giudizio extrasportivo sulla vicenda, in attesa della parola fine attesa il 29 dal Consiglio di Stato, dopo la quale sarà completato l’organico ammettendo le squadre al momento indicate con X e Y. Lecco e Reggina? O Brescia, Perugia o Spal (ma anche Benevento), che sono in attesa di capire se e quanti posti si libereranno. Ma è ancora da chiarire chi eventualmente avrà titolo a essere riammesso: se ne parlerà domani in una complicata discussione nel Consiglio federale con relazione ad hoc di Gravina.
L’udienza L’attualità resta sul Tar, dove alle 15 l’udienza è cominciata con schieramenti ben allineati davanti al presidente Francesco Arzillo. A favore del Lecco (ammesso alla B dalla Figc ma bocciato dal Coni dopo ricorso del Perugia) si sono schierati la stessa Figc e la Lega B, mentre il Coni non ha fatto opposizione (solo il Perugia era contro); la Reggina invece, bocciata nei gradi di giudizio sportivi, aveva le opposizioni di tutti: Coni, Figc e Lega B. Dopo una discussione molto più complessa rispetto a quella del Lecco, la posizione della Reggina è parsa la più complicata perché, oltre a non aver rispettato il termine dei pagamenti (seguendo, a suo dire, le indicazioni del Tribunale di Reggio), non ha ancora il piano di ristrutturazione del debito omologato: da segnalare la presenza al Tar di Felice Saladini, il proprietario che di recente avrebbe ceduto il club a Manuele Ilari.
L’intrigo Riguardo il Lecco invece la situazione sembra più aperta. Insieme al suo ricorso è stato discusso anche quello «associato» della Figc. I giudici del Tar hanno contestato la mancata concessione di una proroga per la documentazione sullo stadio e la Figc ha ribadito il suo errore (come già fatto al Collegio di Garanzia del Coni), poi sono emerse problematiche tecniche come l’accesso al portale Figc per le varie documentazioni: il Lecco, essendo salito dalla C alla B il 18 giugno, ha avuto il via libera per accedervi solo il 19. La difesa è tutta nella concentrazione dei tempi dopo lo slittamento di 10 giorni dei playoff di C che avrebbe dovuto far scattare la proroga, ma nessuno ci ha pensato a concederla. E il Lecco, quando l’ha richiesta, non ha avuto risposta.