“L’inversione di tendenza c’è stata. Graduale, non proprio rivoluzionaria, ma sicuramente decisa. La Serie B non è più una categoria per vecchi. E soprattutto è tornata ad essere il trampolino per il grande salto per tanti giovani talenti. I pionieri di questo nuovo corso sono stati Marco Verratti, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile: nomi eccellenti ormai protagonisti a livello internazionale. Quel Pescara guidato da Zeman fu la dimostrazione pratica di un teorema spesso citato ma difficilmente realizzato prima: si può essere una squadra bella e vincente anche puntando sui ragazzi inesperti ma ricchi di talento. Fu l’ultima scommessa vinta dal tecnico boemo, ma di sicuro una delle più belle. Era la stagione 201112, quella che potremmo quasi definire come l’inizio del «rinascimento» della Serie B, quando i club cominciavano ad accusare la crisi e per rimanere competitivi avevano necessariamente bisogno di idee vincenti. LA GRANDE OCCASIONE Ci fosse stato un manifesto a pubblicizzare quel campionato, avrebbe recitato più o meno così: «Se hai talento, umiltà, voglia di emergere e personalità, l’età non conta». Quattro caratteristiche che hanno portato in alto Alessandro Florenzi, in quella stagione al Crotone. L’ex capitano della Primavera della Roma, pur di conquistarsi un posto da titolare alla sua prima stagione da professionista, sfruttò quella che è ancora oggi la sua arma in più, ossia la capacità di rivelarsi decisivo ed indispensabile in ogni zona del campo. Terzino, interno di centrocampo, attaccante aggiunto. O ancora esterno in mediana, come nell’Under 21 con Devis Mangia. E mentre Florenzi conquistava Crotone e la B, Saponara con le sue magie a Empoli faceva innamorare il Milan. UNA «CANTERA» La Serie B è tornata così a rivestire i panni della sua missione originaria: formare calciatori da consegnare al più presto alla Serie A. Una sorta di grande «Cantera» per le 20 di A e non solo. Un campionato dove permettere alle promesse dei grandi club di giocare con continuità e crescere. Ma anche un bacino di qualità dove attingere a colpo sicuro per migliorare la propria rosa. È il caso, quest’ultimo, di giocatori che hanno già dimostrato di essere pronti per la massima serie. Marcello Trotta oggi potrebbe lasciare ufficialmente l’Avellino – dove era arrivato un anno fa dal Barnsley per provare l’assalto alla promozione – per andare al Frosinone. E come Trotta, sono diversi gli attaccanti di B sui taccuini dei club di A. Dopo tanta gavetta passata a segnare in giro per i campi di Lega Pro (come Zito del Trapani), Gianluca Lapadula è esploso a 25 anni col Pescara: 11 gol in 20 gare per l’attuale capocannoniere del campionato, per cui anche la Juventus ha fatto più di un sondaggio. Da una rivelazione all’altra: Ante Budimir è uno dei segreti del miracolo Crotone. Alzi la mano chi conosceva questo bosniaco classe ’91 prima di questa stagione, che nella B tedesca col St Pauli faticava a trovare spazio. In Calabria è diventato un attaccante letale, capace di spaventare addirittura il Milan in Coppa Italia, con un gol a San Siro che ha costretto i rossoneri ai supplementari per centrare il pass per gli ottavi. L’Avellino in estate ha bruciato tutti per il talentino dell’Anderlecht Samuel Bastien, 19 anni e numeri fuori dal comune. Come Drolè del Perugia, un ‘97 nel mirino dello Zenit. Insomma, nomi che raccontano meglio di tante parole quanto sia cresciuto il livello del campionato. UNDER Campionato che si è arricchito di tantissimi ragazzi nel giro delle nazionali giovanili, con due profili che rispecchiano fedelmente le due filosofie guida che i club stanno utilizzando per valorizzare i giovani. Il primo si rispecchia in Stefano Sensi, 20 anni, centrocampista centrale del Cesena, cresciuto nel settore giovanile romagnolo e ora pedina fondamentale dello scacchiere di Drago. Il secondo ha la sua massima espressione in Rolando Madragora, 18 anni e già leader del Pescara e dell’Under 21 di Gigi Di Biagio, arrivato in prestito dal Genoa per giocare con continuità ed esplodere. E lui non s’è tirato indietro, anzi. La Juve – contro la quale ha debuttato in A minorenne, facendo un figurone al cospetto di Pogba – ha anticipato tutti e a breve chiuderà l’acquisto, rimandando a luglio l’arrivo a Torino. Per Sensi invece si prospetta un’asta nella prossima estate, con le big di A in costante contatto col Cesena. Il Brescia ha optato per un mix fin qui vincente: pochi giocatori di esperienza e tanti giovani di prospettiva come Morosini, Coly, H’Maidat, Lancini e Minelli — prodotti del vivaio — ai quali si sono aggiunti Embalo e Mazzitelli. Tra gli Under 21 si stanno confermando Parigini a Perugia, Verre a Pescara, Murru, Barreca e Barella a Cagliari, mentre sempre a Crotone sono esplosi Ricci e Capezzi proprio come Bernardeschi e Cataldi due anni fa. Un precedente tutt’altro che banale”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.