L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Sandro Morgana, vicepresidente nazionale Figc Lnd con delega all’area Sud, a margine della sfida di calcio femminile tra Italia e Bosnia: «Da quando c’è attenzione mediatica sul calcio femminile, grazie al Mondiale, registriamo ovunque un grande risveglio, un momento significativo importante del nostro football in gonnella. La presenza della Nazionale a Palermo può rivestire la stessa importanza che sta avendo in tutto il resto d’Italia, il che può significare più attenzione per il calcio femminile, il superamento di certi pregiudizi, ma soprattutto un’attenzione da parte dei club maschili, che possono realizzare scuole calcio aperte anche alle bambine. Nel meridione soffriamo rispetto alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia Romagna. C’è un risveglio, ma rispetto ad altre aree del Paese soffriamo di più». Per il presidente regionale Lnd, Santino Lo Presti, la Nazionale a Palermo darà spinta ulteriore al movimento siciliano. «Ha un valore importantissimo, ringrazio il presidente Gravina nel rinnovare la tradizione di portare la nazionale in Sicilia, ora abbiamo la femminile e il 18 novembre quella maschile, senza dimenticare l’Under 21 a Catania. Io credo che il calcio maschile possa completarsi se anche quello femminile ha il suo valore in termini di numero di tesseramenti. Le partite tra donne possono essere d’insegnamento per il modo in cui vengono vissute, al massimo con un’ammonizione e poi dopo i 90’ termina tutto. A Bagheria un padre ha dato un pugno all’allenatore perché non aveva fatto giocare il figlio. Quest’anno in Sicilia notiamo di avere qualcosa in più: nel Calcio a 5 la scorsa stagione avevamo nove società, quest’anno sono dodici».