Gazzetta dello Sport: “Calcio e tasse evase, interrogati a Napoli alcuni giocatori”
“Un giro in Procura a Napoli. E’ toccato ad alcuni calciatori (non rivelata la loro identità) ascoltati ieri dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte evasioni fiscali (64 indagati e sequestri per 12 milioni di euro) collegate a operazioni di calciomercato. In particolare ai giocatori sarebbero state poste domande sui contratti e sui rapporti tra procuratori e club. Nei prossimi giorni è prevedibile che i pm presentino la richiesta di rinvio a giudizio, ma prima bisognerà attendere le mosse degli avvocati: potrebbero proporre istanze al Tribunale del Riesame per sbloccare le somme requisite dalla Finanza. Al centro dell’inchiesta la figura dell’agente e il doppio ruolo di consulente (giocatore e club). Per esempio, sono 63 le fatture contestate a Moggi e citate negli atti: l’ultima è del 2 agosto 2013, per un imponibile di 20 mila euro, e riguarda la cessione di Legrottaglie dal Milan al Catania. TAVECCHIO Ieri sono arrivate le parole di Tavecchio sull’inchiesta di Napoli. Il presidente Figc ha espresso «fiducia totale nella magistratura», ma ha aggiunto «il calcio versa un miliardo e 40 milioni in tasse, il nostro interesse non è difendere i mariuoli, ma le persone per bene». Ieri Tavecchio ne ha discusso con le componenti (assente ancora l’Aic) del Consiglio federale. La conclusione è: «ci sono indagati e spero chiariscano la loro posizione e in caso di sentenze definitive si giudicherà. La Federcalcio non considera i rapporti con i procuratori come un fatto di tesserati, ma sono professionisti esterni all’ordinamento». Quanto alle responsabilità sportive, ci penserà (con calma) Stefano Palazzi, ma anche in caso di condanne i club non dovrebbero correre rischi di penalizzazioni”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.