Gazzetta dello Sport: “Brienza, Bari è tua: «Classe invidiabile. Sei il nostro Totti»”
“L’età non conta quando si è capaci di inventare un gol tanto bello quanto prezioso. Perché il ruggito del vecchio leone, Franco Brienza, ha salvato il Bari nel momento più critico della stagione. Non era facile rialzarsi con 4 reti sul groppone (quelli rimediati dal Benevento, la settimana scorsa) e dopo la papera di Ichazo che aveva vanificato il predominio dei biancorossi a Brescia. Ci voleva un’invenzione, per rimediare e tirar su il morale dell’intera compagnia e della tifoseria. «Non è stato uno dei miei gol più belli – ha confidato Brienza, con una buona dose di umiltà –. Ma è stato sicuramente molto importante per la squadra».
ORGOGLIO C’era tanta qualità in quel sinistro da una ventina di metri che ha gonfiato la rete bresciana. Ma anche un mix di orgoglio e rabbia, figli di un errore grossolano che evidentemente il trequartista di Cantù non aveva mandato giù. Quando, sul finire del primo tempo, ha fallito una ghiottissima occasione sparando fuori misura a porta pressoché vuota. Uno con la sua classe poteva farsi perdonare solo disegnando una parabola perfetta. Un sigillo che ha dato respiro a tutto il Bari. In primis a Roberto Stellone, elogiato anche dal presidente Giancaspro per aver saputo gestire a dovere una settimana particolarmente delicata.
RICONOSCIMENTO Ma il gol di Brienza è anche il primo riconoscimento all’interventismo di Sean Sogliano. È stato il d.s., nelle battute finali del calciomercato, a voler ingaggiare il fantasista. Pur sapendo di incassare qualche critica, per l’età (37 anni) dell’ex bolognese, lo stratega del mercato biancorosso ha voluto innestare una manciata di qualità nella prima linea del Bari. Certo che Brienza sarebbe stato in grado di fare la differenza.
IN AUGE Brienza è finito subito al centro dell’universo social dei tifosi. Dopo il gol di Brescia, c’è chi lo ha definito «il Totti del Bari». Con tutte le debite proporzioni del caso. Scrive un tifoso: «Finché regge, abbiamo un valore aggiunto invidiabile. Fa ben sperare che a Brescia abbia giocato l’intero match. Sul piano qualitativo è più di un gradino oltre Rosina». Numerose le voci di un coro intonato. «Nessuno può criticare Brienza, ha il tocco di palla di un grande calciatore». Ora toccherà a Stellone sfruttarne a dovere le doti. Mentre si fa largo l’ipotesi suggestiva di un attacco a tre: Maniero – De Luca – Brienza. Tanta roba che, tuttavia, comporterebbe un diverso assetto tattico e un adeguato sostegno alle spalle del trio”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.