L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza la sfida che il Palermo ha pareggiato contro il Brescia.
Un brodino caldo per due, nemmeno bollente, con poco condimento. Un punto a testa e avanti con la sosta, sperando che il 2023 riservi di meglio. Stati d’animo simili per Brescia e Palermo al termine di una partita grigia. Poco spettacolo in zona gol, poca qualità nella manovra: due squadre non al top, ampiamente rimaneggiate e costrette ad accontentarsi. Nel primo tempo un’occasione in croce, nella ripresa i due gol e poco di più.
Una punizione-cross di Galazzi ha seminato il panico al 5’ del primo tempo. Ed è stato lo stesso Galazzi, al 5’ della ripresa, a trasformare in oro con un sinistro d’anticipo un’accelerazione palla al piede di Ndoj. La formazione di Corini, grande ex di questo lunch-match, ha trovato subito il pareggio grazie a Segre, pescato sul primo palo da Di Mariano: decisivo l’errore in uscita di Lezzerini. Il Palermo, pur privo a sua volta di Nedelcearu, Gomes, Valente e Stulac, è cresciuto collezionando angoli senza esito. Risultato equo, sogni di gloria rimandati all’anno nuovo.