Gazzetta dello Sport: “Bollicine Coppa. Dai Palermo serviti il poker. Sorrisi dal 2015”
Domani per il Palermo comincerà ufficialmente la stagione. I rosanero saranno impegnati contro il Vicenza per il secondo turno eliminatorio della Coppa Italia. Tedino non sa ancora chi manderà in campo, soprattutto per via dell’incertezza dettata dal mercato. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:
“Coppa Italia, gioie e dolori. La storia rosanero è punteggiata da serate magiche e sconfitte brucianti: dal 3-0 sul Parma del Palermo dei Picciotti, alle 3 finali perse tra il ‘74 e il 2011. In mezzo tante storie, spesso accomunate dal caldo di agosto. Domani sera si ricomincia, contro il Vicenza, altra squadra che non può non rimandare a dolci ricordi di Coppa. Ma bisogna fare attenzione: le prime uscite nascondono sempre insidie, vuoi perché la condizione fisica non è ottimale, vuoi perché le rose spesso non sono al completo ed è proprio il caso del Palermo. La curiosità però non manca, quantomeno per vedere i volti nuovi, 3 dei quali (Brignoli, Salvi e Mazzotta) giocheranno certamente.
PRIMO TURNO OK L’attuale situazione di incertezza ricorda quella vissuta all’inizio della passata stagione, quando la formazione di Tedino esordì al «Barbera» rifilandone 5 alla Virtus Francavilla. Mattatore della serata, Trajkovski, autore di una tripletta. Di Aleesami e Murawski le altre 2 reti. Battuta la Virtus, il Palermo sarebbe fermato al turno successivo dal Cagliari, guarda caso lo stesso avversario che si ritroverà di fronte la prossima settimana, in caso di vittoria contro il nuovo L.R. Vicenza. Nelle ultime 3 stagioni i rosanero hanno conquistato 3 qualificazioni su 3 all’esordio, ma poi è sempre arrivata l’eliminazione. Due anni fa, con Ballardini in panchina già in odor di dimissioni, i rosa superarono ai supplementari il Bari, grazie ad una rete di Chochev dopo due ore di noia. L’eliminazione sarebbe giunta nel turno seguente ad opera dello Spezia che si impose ai rigori al «Barbera» dopo 120 minuti senza gol, match al termine del quale Zamparini avrebbe esonerato De Zerbi per affidarsi a Corini. Nel 2015, invece, esordio vincente contro l’Avellino (2-1, Rigoni e Quaison) ed eliminazione dal tabellone per mano dell’Alessandria, squadra di Lega Pro, agli ottavi di finale.
SCIVOLONI IMPREVISTI Non mancano le sconfitte clamorose. La più recente dell’era Zamparini risale al 2014, quando il Palermo di Iachini, Dybala e Vazquez, neo promosso in A, ne beccò 3 in casa dal Modena di Novellino. In porta c’era Ujkani, voluto titolare da Zamparini al posto di Sorrentino. La sonante scoppola subita ebbe l’effetto di ristabilire le gerarchie iniziali tra i portieri. Altra eliminazione inaspettata, e gravida di conseguenze, quella di 10 anni fa, contro il Ravenna. Era il secondo Palermo di mister Stefano Colantuono, con Cavani e Miccoli in attacco. Ma quella sera di agosto, a brillare sotto i riflettori del «Barbera», fu l’attaccante avversario, Succi, autore di una splendida doppietta. Due gol buoni non solo a far fuori il Palermo dalla Coppa e mettere sulla graticola Colantuono (che sarebbe stato cacciato pochi giorni dopo, in seguito alla sconfitta subita alla prima di campionato a Udine), ma anche a convincere Zamparini che decise subito di acquistarlo”.