Gazzetta dello Sport: “Bisoli sposa il Brescia: «Si potevo andare via. Ma non dico dove! Mie favorite alla promozione…»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Bisoli del Brescia a più riprese accostato dal Palermo nel corso del mercato estivo.

Dalla notte da incubo del playout al debutto di domenica battendo proprio il Cosenza. In mezzo un’estate di dubbi, incertezze, speranze, riflessioni e buoni propositi. Dimitri Bisoli ci ha messo la faccia, ha preso per mano il Brescia ed è ripartito. Per andare molto lontano.

Si è chiuso un cerchio? «Sì, la retrocessione è alle spalle. Adesso ci sono voglia ed entusiasmo per una stagione di rivincita, per regalare soddisfazioni alla città. Da capitano mi sono assunto tutte le responsabilità, adesso ripartiamo motivati, come dimostrato in tutto il precampionato».

Com’è stata l’estate in attesa della riammissione? «Difficile, tormentata. Però la società e Gastaldello ci hanno sempre fatti stare sul pezzo, ci siamo allenati bene e ci siamo fatti trovare pronti. Non ci è mai mancato nulla, ci abbamo messo sempre entusiasmo».

Ci pensava e, intanto, a casa a Cesenatico si allenava come sempre con suo padre? «Un po’ meno, mi ha abbandonato… Stava di più con mio fratello che lavora con lui, ma qualche allenamento l’abbiamo fatto perché ci tenevo ad arrivare in ritiro in forma e lui mi ha massacrato più del solito, perché l’anno scorso lui ha fatto i playoff e io sono retrocesso…».

Quest’estate suonava anche il telefono per il mercato… «E io lo staccavo. Non ho mai pensato minimamente di andare via. Qui è nata mia figlia, qui a giugno mi sposo. Quello che provo per questa squadra viene dal cuore ed è difficile da descrivere. Essere capitano come lo è stato Baggio è un onore: vedo le sue foto, di Guardiola, Pirlo, Caracciolo, mi vengono i brividi».

Chi l’ha cercata? «Non posso dirlo».

Quindi sposa il Brescia a vita? «Mi piacerebbe, ma me lo devo meritare. Se mi chiedono di firmare a vita, firmo bendato. Sì, spero di fare… due matrimoni».

Che idea si è fatto di questo campionato? «E’ il solito, sempre difficile. Puoi perdere con tutti. Il Südtirol di mio padre l’ha dimostrato, facendo qualcosa di incredibile. E visto adesso il Catanzaro?».

Chi va in Serie A? «Col cuore dico Brescia e Südtirol, ovvio, ma con la testa potrei fare tanti nomi, troppi…».

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Redazione Ilovepalermocalcio