“L’incoronazione arriva a tarda sera, nella pancia di uno Stadium che trabocca di felicità. «Paulo Dybala è tra i primi tre al mondo». Il ragazzino con lo zainetto risponde a Buffon con la solita umiltà: «Gli offrirò una cena per ringraziarlo, Gigi ha avuto grandi campioni come compagni, mi fa piacere ma io non ho fatto nulla per essere tra i migliori: devo fare di più». Di più significa trascinare la sua Signora fino a Cardiff e aiutarla a sollevare quel trofeo che non fa tappa a Torino da 21 anni. E’ questo che si aspettano i tifosi dal gioiello arrivato da Laguna Larga dopo che martedì sera ha fatto impallidire Messi. E’ questo che farebbe fare a Paulo il definitivo salto di qualità, è questo che fa la differenza tra un campione e un giocatore normale. Intanto, in attesa della gara di ritorno la Juventus ha blindato il suo fuoriclasse: un messaggio a chi vorrebbe portarglielo via. DUE ANNI IN PIÙ Il rinnovo era nell’aria da tempo: Paulo e la Signora avevano raggiunto un accordo praticamente su tutto. Ieri è stato fatto un altro passo in avanti: due anni in più di contratto invece di uno, quindi fino al 2022, con uno stipendio sui 7,5 milioni di euro a stagione, la stessa cifra di Higuain. E’ stata trovata una soluzione anche per i diritti d’immagine: la Juventus per la prima volta li avrebbe voluti per sé (tutti i giocatori bianconeri li gestiscono in autonomia), l’argentino però non ha voluto cederli perché ci tiene a curarsi da sé le sue cose. Il club bianconero però ha ottenuto di poter collaborare ad alcune iniziative. Non ci sarà alcuna clausola rescissoria. L’annuncio è imminente e potrebbe arrivare già oggi. COME DEL PIERO Dybala aveva meno di 3 anni quando Alessandro Del Piero segnò nei quarti di Champions contro un’altra temibilissima armata spagnola: Juventus-Real Madrid finì 20, lui fece l’1-0 su punizione nella gara di ritorno. Nella serata magica dello Stadium c’è stato un ideale passaggio di consegne tra Pinturicchio e U Picciriddu: era dai tempi dell’amatissimo numero 10 che la Juventus non aveva un attaccante così forte e determinante appena più che ventenne. Ale vinse la Champions quando aveva 22 anni ed era alla terza stagione juventina, Dybala è poco più vecchio (23) ma ha meno anzianità bianconera. Leo Messi alla sua età aveva già sbaciucchiato 2 Champions League, una Supercoppa Europea, un Mondiale per Club e in Europa aveva numeri da extraterrestre. Paulo ama rispondere a chi lo mette a confronto con l’idolo dell’adolescenza che la Pulce a 23 anni era già Pallone d’oro. È il suo modo per ristabilire le distanze, anche se la prestazione di martedì sera lo ha avvicinato all’altarino del santissimo Leo. CAMPIONE GLOBALE Dybala ha la 21 sulle spalle ma il 10 tatuato sulla pelle. Se facciamo una distinzione in base al ruolo e alle caratteristiche, lui, Messi e Hazard sono il meglio che c’è su piazza al momento. «Paulo è come Leo, fidatevi di me», sentenziò Maurizio Zamparini quando giocava ancora nel Palermo, suscitando anche una certa ilarità. Adesso nessuno gli darebbe più del visionario. Dybala segue le orme dei grandi Messi e Cristiano Ronaldo anche per come insegue l’immagine di campione globale. Ha lanciato un suo marchio, la DybalaMask, ed è attivissimo sui social. BRAND E SPONSOR Martedì ha giocato con un paio di scarpe nere personalizzate, ovvero con il suo brand in bella mostra. Il non colore è dovuto alla mancanza di sponsor tecnico: a Paulo è da poco scaduto il contratto con la Nike ed è in attesa di capire che cosa gli riserva il futuro. Per lui si sono mossi i colossi Nike, Adidas e Puma e anche la novità Under Armour. La partita si giocherà nei prossimi mesi. Dybala non ne fa una questione di soldi ma di visibilità e di investimento sul marchio. Per lui è pronto un contratto da top player con la Juve e vorrebbe essere il testimonial di spicco anche per il nuovo sponsor, come lo sono Messi e CR7. La partita perfetta contro il Barcellona lo ha messo al centro della scena internazionale. La Juve lo ha blindato ma questo non la mette al riparo da futuri assalti milionari dei top club europei, in primis quel Barcellona appena maltrattato. Dybala per ora non ci pensa: la sua ossessione è vincere. Vuole entrare nella leggenda con il sesto scudetto bianconero e vuole provare a regalare alla Signora la Champions. Come fece Del Piero 21 anni fa. Pintu era geniale, precoce e predestinato come Pau. Il Camp Nou aspetta Dybala tra una settimana, i tifosi della Juve sognano già altre magie in stile Messi.”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.