Gazzetta dello Sport: “Belotti-Toro fino al 2021. Sì alla clausola estera, Cairo: «Vale 100 milioni»”

“L’amarezza per la sconfitta a Marassi; la soddisfazione per il rinnovo del nuovo simbolo granata. È stato un pomeriggio a due facce ieri per Urbano Cairo: appena finita la partita, il presidente è rientrato di corsa a Torino per ritirare il premio «Torinese dell’anno 2016» assegnatogli dal quotidiano locale Cronaca Qui e ha approfittato dell’occasione perannunciare ciò che nel mondo granata era già trapelato da settimane. «Sono lieto di dirvi che abbiamo rinnovato il contratto con il nostro Belotti fino al 2021 – ha detto il patron –. Abbiamo inserito una clausola rescissoria, valida solo per l’estero, di 100 milioni. Se lo vorranno dovranno strapagarlo, ma spero che nessuno mai paghi questa clausola». DERBY La soddisfazione di Cairo avvicina al derby di domenica prossima: c’era da superare la clausola di Higuain da 90 milioni (94,7 per l’estero quella per l’argentino della Juve), obiettivo ottenuto con il nuovo accordo del Gallo che andrà a guadagnare 1,5 milioni di euro a stagione più bonus. Il rinnovo di Belotti, ora quindi molto più lontano dalle sirene inglesi (anche Mourinho si era fatto sotto), stempera l’amarezza per la quarta sconfitta stagionale, ancora in trasferta, dopo quelle con Milan, Atalanta e Inter. «Se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla, abbiamo giocato meglio delle ultime volte», spiega Sinisa Mihajlovic. «Veniamo da una striscia di 20 punti in 10 partite, roba da Champions, a livello di classifica non cambia molto, il campionato è ancora lungo. Mi dispiace perché, a partire dalla traversa di Iago, di occasioni ne abbiamo avute ma ci è mancata la cattiveria». Il serbo la prende quasi con filosofia, pur mantenendo alta la concentrazione. Non accetta, Miha, la definizione di un Toro che lotta e basta: «Abbiamo solidi principi di gioco, oltre a quelli morali che fanno parte del Dna granata. Quando li seguiamo entrambi allora giochiamo bene e vinciamo». Ed ecco perché contro la Juve non servirà solo una partita «da maschi», come la definisce il tecnico serbo, ma anche «giocata come si deve». Caricare la partita? In questo caso non serve: «Ci sono sfide in cui gli stimoli vengono da sé, se un giocatore ha bisogno di essere caricato prima di un derby, deve cambiare mestiere». Sulla possibilità di annullare il ritiro prepartita, Miha ci va con i piedi di piombo pur lasciando la porta aperta: «Non ho una regola, dipende dal gruppo, dipende da come vedrò la squadra». Il riferimento è a quanto accaduto nel febbraio 2014 quando alla Samp lasciò liberi i giocatori prima della sfida al Genoa. Quella volta portò bene: i blucerchiati vinsero 1­0. E il gol decisivo fu di Maxi Lopez.”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.