L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza le parole di Stefano Sorrentino dopo il match e il momento burrascoso che il Palermo sta attraversando: “Per capire che cosa sta succedendo in casa Palermo, basta analizzare ciò che accade in campo dopo il gol di Vazquez. La squadra esulta compatta: ci sono tutti i giocatori, compresi quelli in panchina e diversi membri dello staff. Ma il tecnico Davide Ballardini resta distante, davanti alla sua panchina e solo nell’immensa area tecnica, con gli occhi dritti al campo. L’immagine, sommata a una vigilia burrascosa che ha portato Ballardini e Sorrentino allo scontro, trasmette bene lo stato di caos e confusione che vige all’interno dello spogliatoio rosanero. La sensazione è che il futuro di Ballardini sia già segnato nonostante le parole di Zamparini: «Al momento non caccio Ballardini, anche se potrei farlo per giusta causa, visto che il nostro tecnico non ha nemmeno preparato la partita di Verona. Avevo già richiamato Iachini, ma lui non mi sembrava convinto». Ballardini non si presenta nemmeno in sala stampa. C’è il d.s. Manuel Gerolin al suo posto. E le parole del dirigente non fanno altro che rinforzare l’ipotesi di nuovo ribaltone in panchina. «È stata una settimana molto stressante per il mister, ha preferito prendersi una pausa. È un momento di riflessione anche per lui. L’importante è che siamo riusciti a vincere questa partita difficilissima, fondamentale per noi in un momento delicato». Gerolin glissa sull’esultanza di gruppo: «L’abbraccio è stato tra i giocatori e lo staff, però si sa che Ballardini ha sempre questi comportamenti un po’ isolati. Ci sta che sia rimasto in disparte in un momento un po’ particolare». SPACCATURA No. In una squadra che deve salvarsi non ci sta che un gol che può essere decisivo venga «snobbato» dal allenatore. Così Gerolin chiarisce: «Adesso ci prendiamo un’ora o due di riflessione, io sentirò il presidente e capiremo cosa fare». Va di fretta Gerolin. Lo aspetta proprio Zamparini a Udine per un summit a cena che possa dare chiarezza al futuro del Palermo. Perché ieri la squadra è sembrata in piena autogestione. Zamparini ha ordinato a Ballardini di far giocare Gilardino e Sorrentino, i due uomini messi in discussione dal tecnico. Ma chi abbia fatto la formazione non è chiaro. Di sicuro c’è che Ballardini non ha parlato alla squadra, come racconta Stefano Sorrentino, il vero protagonista di questi giorni di fuoco: «Non abbiamo parlato col mister né prima, né dopo, né all’intervallo. Quello che è successo è incredibile, in carriera non mi era mai capitato. La squadra ha giocato da sola, ha vinto, senza aver preparato al meglio la partita. Chiunque verrà dopo Ballardini sicuramente potrà contare su uomini veri. Io non so se adesso il mister verrà esonerato o no. Se dovesse essere così credo che saremo nella storia: sarebbe il secondo allenatore esonerato dopo la vittoria». GIU’ LE MANI Frecciata per ricordare quanto successo con Iachini, che con lo spogliatoio aveva un rapporto eccezionale. Sorrentino sembra dare per scontato l’esonero di Ballardini. E torna sulla lite avuta col tecnico alla vigilia. «Voglio chiudere questo discorso per sempre perché sono stati due giorni di fuoco – dice – Non permetto a nessuno di toccare l’integrità morale di questa squadra. Non permetto a nessuno di mettere in dubbio la professionalità dei ragazzi e chiunque lo fa si deve scontrare con me. Con Iachini abbiamo dato il 110 per cento, con Ballardini stiamo dando il 110 per cento. Nessuno si deve azzardare a toccare i miei compagni». Ballardini evidentemente lo ha fatto e Sorrentino non l’ha presa bene. Ora toccherà a Zamparini cercare di salvare il salvabile. «Ringrazio il presidente per essersi schierato dalla mia parte – chiude il portiere – così come tutta la squadra. Quel che è accaduto sabato lo porterò sempre nel cuore». In un clima così, difficile pensare di rivedere Ballardini alla ripresa degli allenamenti, domani”.