Gazzetta dello Sport: “«Basta con la Zamparinese, Palermo merita rispetto». Perchè rispondere alla minaccia con un’altra minaccia?”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza la risposta di Maurizio Zamparini alle contestazioni di ieri dei tifosi. Minacce su minacce, quelle del patron che nel suo comunicato conclude con un “O sarete in serie C”. Ecco il pensiero del quotidiano: “Zamparini con un durissimo comunicato ha parlatodi «un gruppo di delinquenti» richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine per garantire il regolare svolgimento degli allenamenti, minacciando la Serie C». Partendo dal presupposto che la violenza va sempre condannata c ’è da capire se i 300 di Boccadifalco sono soltanto la punta dell’iceberg o un gruppo isolato che non rispecchia il malumore cittadino. Di sicuro, gli ultrà hanno preso una posizione con manifestazioni contro la società che a Palermo non si vedevano da tempo, a testimonianza di una condotta sempre in linea col buon senso mai sfociata nella violenza. Il tifo organizzato porterà avanti la contestazione,  alcuni gruppi attraversol ’opera di convincimento a disertare quest’anno lo stadio, altri protestando dagli spalti durante le gare. Ma parlare di uno sparuto numero di persone e di appartenenti ai centri sociali come è solito dire Zamparini quando c’è qualche accenno di protesta nei suoi confronti sembra riduttivo, perché girando per le strade di Palermo si registra uno scollamento nei confronti dell’attuale proprietà. STANCHEZZA La partenza flop della campagna abbonamenti ne è la testimonianza, i ifosi irriducibili soprattutto di vecchia data continueranno ad abbonarsi, il resto, e sono in molti, hannopreso le distanze già da anni. Gli ultimi avvenimenti non hanno fattoche aumentare la rabbia nei confronti del patron friulano che non vivendo la città e lasciando il contatto con la realtà ai pretoriani di turno, non ha il reale polso della situazione. Due annate tribolate, l’ultima segnata dalla retrocessione, il miraggio di un closing che molti in città vedevano come un punto di rinascita dopo gli anni importanti vissuti con Zamparini ei tanti dubbi sulle potenzialità della squadra in B dopounmercato poco convincente, hanno consacrato malcontento e rabbia di molti tifosi. SOCIAL Sul web infatti di ieri hanno scatenato il dibattito. Sulla pagina Facebook del Palermo c’è chi attacca il patron e  chi difende la squadra, ritenuta non colpevole della situazione attuale. «Vostra squadra, vostri giocatori. No è la tuasquadra e sono i tuoi giocatori, questi quattro slavi non ci rappresentano – scrive Fabrizio Lo Cicero –, non rappresentano Palermo ma la Zamparinese». La pensa diversamente Fabio Monastero: «La verità e che sono stati dei delinquenti veramente – scrive – la squadra non c’entra nulla. Provo vergogna per loro». C’è anche chi condanna la protesta ma non assolve il patron. «Posto che un atto del genere è dipersé insensato – scrive Claudio Ingrassia – promettere la C ai palermitani che dice tanto di amare è solo l’ultima dimostrazione che il clima così esasperato è a causa della cattiva gestione sportiva e di certe uscite pubbliche. Zamparini crede davvero che rispondere alle minacce con un’altra minaccia possa risolvere il problema?»”.