Gazzetta dello Sport: “Barillà ha la ricetta anticrisi: «Cuore e grinta per uscirne fuori. Al Trapani serve una vittoria»”
“È iniziato contro il Cittadella il campionato del Trapani, per come voleva Serse Cosmi. Lo è stato a metà, però, soltanto come atteggiamento, come risultato no. E così, dopo la seconda sconfitta consecutiva, ecco sprofondare la squadra granata all’ultimo posto in classifica. Non bella la situazione venutasi a determinare. Non facile uscirne fuori ma il Trapani ha il dovere di provarci, trovando al suo interno le risorse necessarie visto che è venuto a mancare, almeno per il momento, il sostegno di una parte della tifoseria. DA DOVE PARTIRE In tale direzione in casa granata le idee sono ben chiare, quantomeno nella testa di Cosmi e dei giocatori più esperti che di queste situazioni hanno già esperienza alle spalle: «Dobbiamo fare quadrato tra di noi, e dove non arriviamo con la testa e con le gambe, cerchiamo di farlo con il cuore – la ricetta del centrocampista Nino Barillà –. Stiamo attraversando un periodo brutto: cerchiamo di imporre il nostro gioco, come abbiamo fatto col Cittadella, ma non riusciamo a fare gol, nè con gli attaccanti nè con gli altri giocatori. Al primo tiro che subiamo, invece, gli avversari fanno gol. In questi casi rincorrere il risultato implica un dispendio doppio di energie e non è facile recuperare le partite. Basterebbe una vittoria per ritrovare la necessaria serenità e l’entusiasmo dal quale è nata la magia dello scorso anno». RICERCA SPASMODICA Appena quattro quelli realizzati in sette partite. Troppo poco per sperare in una classifica migliore. Contro il Cittadella il Trapani si è sforzato di ritrovare la via della rete, ha costretto undici volte la capolista a rifugiarsi in angolo, ha effettuato quattordici tiri verso la porta avversaria, ma è stato poco preciso ed efficace, spesso mancando il bersaglio, anche nelle situazioni di palla inattiva, punto di forza dello scorso anno: «Dobbiamo lavorare per essere più concreti in zonagol, cercando di sbloccare le partite prima noi, essere così più liberi mentalmente ed avere tutto in discesa» aggiunge Barillà. Ma forse non basta. Serve il recupero alla piena efficienza di gente dal gol facile come Citro, Coronado e Petkovic”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.