Gazzetta dello Sport: “Bari, cessione vicina. Il malese Noordin c’è e sta prendendo il 51%. Il magnate è stato anche vicino alla Lazio. Lunedì sera il benvenuto con uno striscione”
“Sulla giostra impazzita che gira da anni intorno al Bari, sta per salire un magnate malese. Ma ci sono valide ragioni per credere che questa potrebbe essere la (s)volta buona. Dopo il monegasco Cohen, l’americano Tim Burton e il cinese Herman Cheng, si profila all’orizzonte la sagoma del potentissimo imprenditore (petrolio e diamanti) Datò Ahmad Noordin (62 anni), molto vicino al governo della Malesia. Un’identità nascosta fino a lunedì (lo striscione esposto al San Nicola, «Salamat Datò!», aveva indotto a pensare al vicepresidente di una banca di Kuala Lumpur), che ora non ha più segreti. L’AFFARE Datò Noordin, da tempo interessato a investire nel calcio italiano (a gennaio è stato a Formello per siglare un gemellaggio con l’Academy della Lazio, ma si è accostato anche al Napoli), starebbe per affondare il colpo: l’acquisizione del 51% del Bari per circa 10 milioni; Paparesta terrebbe il 44% mentre il socio di minoranza Giancaspro conserverebbe il 5%. Se sono rose, potrebbero fiorire in tempi brevi. La trattativa è stata avviata in gran segreto da un paio di mesi, mentre la due diligence sarebbe in dirittura d’arrivo. In definitiva mancherebbero le firme e la permanenza a Roma del magnate malese potrebbe non essere casuale. Di più. Avrebbe dovuto assistere al big match con il Cesena, godersi dal vivo lo spettacolo del San Nicola. Poi ha preferito rinviare, magari ad affare fatto. Intanto la bandiera malese e lo striscione esposto sulle tribune potrebbero averlo spinto a sciogliere gli ultimi dubbi”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.