“L’incontro ci sarà. Non subito, probabilmente questa settimana, ma ancora non è stato fissato alcun appuntamento. Così ha lasciato intendere Ballardini, ieri pomeriggio a Sassuolo per assistere a JuventusEmpoli, sfida della FinalEight Primavera. L’allenatore rosanero, più ermetico del solito, non ha voluto aggiungere altro. Di certo c’è che il suo contratto scadrà nel 2017 e che Zamparini pare sia piuttosto risentito da questo silenzioso tira e molla che sta portando per le lunghe un incontro che, per logica, sarebbe dovuto avvenire all’indomani della fine del campionato. CONTATTI I due si sono sentiti venerdì per la prima volta, dopo la miracolosa salvezza ottenuta all’ultima giornata. Prima di allora né una telefonata, né un sms, solo messaggi indiretti attraverso la stampa. Ballardini ha detto che non intende allenare una squadra qualunque. Tradotto significa che vuole garanzie dopo gli addii di uomini importanti come Sorrentino e Maresca e quello prossimo di Vazquez. Zamparini, di rimando, ha risposto che i giocatori – come quasi sempre è successo a Palermo negli ultimi anni – li sceglierà lui, con la collaborazione del direttore sportivo. AUMENTO INGAGGIO Ballardini, però, vorrebbe riconosciuto anche un adeguamento del contratto in essere, quello firmato al suo ritorno a Palermo, un accordo valido fino al 2017 che lo stesso allenatore romagnolo ha preteso a garanzia futura, a prescindere dalla categoria in cui il Palermo avrebbe militato. Al momento è difficile fare pronostici. Zamparini, sebbene infastidito dalla situazione venutasi a creare, non ha mai messo in discussione l’allenatore. Nonostante tutto, comunque, nessuno oggi può dare per scontata la conferma di Ballardini. Finora Zamparini ha avuto pazienza, ma potrebbe esplodere da un momento all’altro. Serve una schiarita. A ricucire il rapporto ci sta provando Gianni Di Marzio, fidato consulente del presidente e «filtro» apprezzato dallo stesso Ballardini. Non passa giorno in cui Di Marzio non spende parole di elogio per l’uno («Zamparini è un grande intenditore di calcio») e per l’altro («Sarebbe un errore fare andare via Ballardini») con l’intento di appianare le divergenze e riprendere il discorso da dove è stato interrotto. FOSCHI RIAPPARE Intanto all’orizzonte si staglia sempre più nitida la figura di Rino Foschi come nuovo d.s. Il suo contratto col Cesena scadrà il 30 giugno e il dirigente romagnolo avrebbe già dato la propria disponibilità a Zamparini. La priorità è fare cassa. Se non arriveranno soci stranieri nell’immediato, i soldi per costruire il nuovo Palermo dovranno provenire necessariamente dalle cessioni (di Vazquez soprattutto) ed a questo proposito giova ricordare che Zamparini da sempre reputa Foschi il più bravo a vendere”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.