Gazzetta dello Sport: “Ballardini non ci sta: «Bene il primo tempo, poi gli errori fatali»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” conduce l’analisi del match, Sampdoria-Palermo, attraverso le parole dei protagonisti a termine della gara: “Il Palermo gioca bene un tempo, ma alla fine capitola con la Sampdoria. I rosanero, però, recriminano per un paio di rigori negati a Gilardino e Djurdjevic che avrebbero potuto cambiare il volto della gara. Davide Ballardini bacchetta la sua squadra per un paio di disattenzioni che sono costate care, ma non nasconde il suo disappunto per l’arbitraggio che, alla fine, avrebbe condizionato l’esito del match: «Il Palermo ha giocato una buonissima partita. Nel primo tempo meritavamo di andare in vantaggio nettamente, ma abbiamo fatto due errori di disimpegno che hanno dato coraggio alla Sampdoria che non c’entra nulla con questa classifica. Nel secondo tempo potevamo riaprire la gara con Trajkovski, Djurdjevic e Gilardino, ma si vede che doveva andare così. Abbiamo fatto qualche errore noi e probabilmente anche l’arbitro, e alla fine si è pagato caro». MOVIOLA ROSANERA Sotto la lente d’ingrandimento del tecnico finiscono un paio di episodi che hanno fatto sobbalzare l’intera panchina rosanero: «Il primo intervento su Gilardino dal campo mi sembrava evidente – dice Ballardini in modo preciso e circostanziato -. Mi riferisco anche alla mancata ammonizione di Fernando. L’arbitro ha dato il vantaggio, ma poi non l’ha sanzionato più mentre sarebbe stato inevitabile il giallo. Mi è sembrato evidente anche il rigore su Djurdjevic. Non solo non ha dato il penalty, ma lo ha pure ammonito per simulazione. A Natale ci ha fatto questo gran bel regalo, non c’è che dire». Al di là delle sviste arbitrali cosa è mancato al Palermo per uscire indenne da Marassi? Il tecnico non fa sconti a nessuno: «Ripeto: il Palermo ha fatto una buonissima partita, certo che non devi fare errori così evidenti in disimpegno. Quando giochi contro la Sampdoria devi essere sempre molto attento e concentrato altrimenti rischi e la Samp ti punisce. Al Palermo manca un po’ di mestiere. Lo deve acquisire alla svelta perché la serie A non ti concede molti errori. Detto questo, non posso rimproverare nulla alla mia squadra». RISPOLI Andrea Rispoli, osannato dai suoi ex tifosi, recita il mea culpa per una gara che sognava avesse un epilogo diverso: «Venire qua a Genova non è mai facile, e meno che mai per me. Sapevamo che anche loro erano in difficoltà e che ci avrebbero aggredito. Non siamo riusciti a fare quello che ci ha chiesto l’allenatore. Siamo andati un po’ in affanno. Dovevamo essere più concreti in qualche occasione. Il rigore su Gilardino? Mi è sembrato evidente. Peccato che l’arbitro non l’abbia fischiato. Mancano ancora due partite alla fine del girone d’andata. Abbiamo tutte le carte in regola per migliorare la nostra classifica, su questo non ci piove. Cerchiamo di compattarci sempre di più, essere uniti e tranquilli. Potremmo avere qualche punto in più negatoci da sfortuna e vari fattori. Ma se, alla fine abbiamo questa classifica, vuole dire che la meritiamo e, quindi, dobbiamo darci da fare per migliorarla in fretta»”.