Gazzetta dello Sport: “Ballardini coccola Lo Faso, l’ultimo fiore di Palermo. Il giovane attaccante in questo precampionato sta stregando tutti. Anche Zamparini: «Perché gioca così poco?». Pronto al grande salto”
“Oggi ci sarà anche lui. Con la valigia piena di sogni e l’immancabile papà Carmelo. Per Simone Lo Faso, nato a Palermo il 18 febbraio del 1998, continua l’avventura, cominciata il 10 di luglio a Gradisca d’Isonzo e proseguita in Austria a Bad Kleiinkirchheim. Davide Ballardini, l’allenatore del Palermo, lo ha annunciato pubblicamente al termine del ritiro: «Lo Faso resterà con noi, ha qualità». Alle parole del tecnico romagnolo si è aggiunta la benedizione del presidente Zamparini che mercoledì in Austria dopo 45 minuti già si domandava stupito: «Ma quando lo mette dentro Lo Faso, perché non lo fa giocare?». Stessa scena aveva fatto lo scorso giugno alle Final eight del campionato Primavera dove Simone ha stupito con una bella doppietta contro l’Inter. «Io non sono uno che segna tanto, farne due è qualcosa di fantastico», disse a Mediagol il talento palermitano dopo essersi fatto ufficialmente conoscere in tutta Italia. DIFFICOLTÀ Ora Simone accarezza il sogno da vicino, molto vicino, ma la sua infanzia calcistica non è stata facile. Voleva arrivare Lo Faso, tirava calci a n pallone in via dei Picciotti. Lì è cresciuto, da lì è partita la sua rincorsa verso il Palermo. Che, però, nel 2012, a 14 anni, ha voluto abbandonare. Con non poche difficoltà era arrivato ai Giovanissimi Nazionali, ma nelle partite restava spesso in panchina. A quel punto la scelta di andare a Siena dove già era stato notato. Seguito dall’infaticabile papà Carmelo che, abbandonata l’attività imprenditoriale nei parcheggi, si era buttato in Toscana in quella della ristorazione (poi andata male). Due anni a Siena e poi le stesse sensazioni che aveva avuto quando ha deciso di lasciare Palermo, le ha avute quando ha voluto abbandonare la Toscana e una società che stava andando verso il baratro. Da qui il ritorno a Palermo dove comincia a lavorare bene con Scurto negli Allievi e poi con Bosi che lo lancia in Primavera, sempre sotto età. TALENTO Stupisce la capacità di questa seconda punta di cambiare sempre il volto di una partita. Lo ha fatto anche mercoledì sera in prima squadra contro gli arabi dell’Al Wehda. È la cosa non è passata inosservata. Simone è tra i giovani di punta del vivaio rosanero. Già dallo scorso anno ha firmato un contratto con Nike che è il suo sponsor tecnico. «Lo hanno preso subito», racconta raggiante il papà che, chiuso il ristorante ha cambiato vita: «Col locale è andata male, purtroppo. Ora di Simone mi occupo io, gli faccio io da agente e metà giornata è dedicata a lui. Lo seguo in tutto. Penso sia meglio così, ma sono contento dei progressi che sta facendo». Simone è vivace, ma non ha grilli per la testa, è fidanzato con Maria Chiara e vive per il pallone. L’unico cruccio? Gli studi. Li ha abbandonati. Ma prima o poi anche un diploma arriverà. Per ora se lo gode Ballardini che da oggi, alla ripresa della preparazione a casa, vedrà e capirà se quel talento che gioca sempre di prima e ama i colpi ad effetto può stupire anche tra i grandi in serie A”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.