A Catania la situazione è disperata, il club rossoazzurro ha gravi problemi economici e il clima si fa sempre più difficile. Sono tutti alla ricerca di una soluzione che molto probabilmente sarà la cessione della società da parte di Pulvirenti, anche se ancora si deve trovare l’acquirente. L’edizione odierna di “La Gazzetta dello Sport” che fa il punto della situazione, con lo studio Paladino e Castelli che si occuperà della trattativa per gli aspetti extrasportivi . Intanto Sergio Parisi, Assessore allo Sport di Catania, sta cercando in tutti i modi di far riunire la cordata d’imprenditori capitanata da Pagliara per cercare di rilevare la squadra etnea e rilanciarla: «I professionisti che si stanno offrendo come promotori del cambio di proprietà, sono senz’altro espressione di serietà e radicamento territoriale. Stiamo seguendo con attenzione i passaggi del negoziato, confidando come la svolta che da tempo abbiamo auspicato, avvenga su basi solide e con sobria concretezza, fondamenta imprescindibili per salvaguardare la passione dei tifosi».Anche alcuni uomini simbolo che hanno militato nel Catania spingono perchè la situazione si risolvi, tra questi c’è anche l’allenatore del Biancavilla, Giuseppe Mascara: «Sono contento, l’attuale società non può permettersi di andare avanti,trovo giusto dare seguito. Pagliara l’ho avuto ai tempi di Gaucci, lo conosco così come Pellegrino, sono persone credibili e la città ha fiducia nei due dirigenti.Per esporsi in questa maniera,penso ci sia un interessamento reale per rilevare la società,nonostante i debiti. Le operazioni si fanno tra le parti,spero che anche la proprietà attuale,possa convincersi a passare il testimone». Anche Davide Baiocco la pensa così: «Felice che ci siano persone nuove interessate al Catania, la società deve essere salvata e non arrivare al default come a Palermo o come è successo a me a Perugia. Mi auguro che il gruppo pronto a rilevare, possa costruire nel tempo, almeno un lustro, qualcosa di serio e non si fermi solo alla programmazione per un anno della prima squadra. Sto parlando dei giovani e del settore giovanile, del branding, nel relazionarsi con la città, insomma tutto ciò che negli ultimi anni a Catania è mancato, la programmazione seria. Oggi tutti hanno di questi problemi,eccezion fatta per le poche squadre che si dividono i soldi dei diritti televisivi,per il resto il calcio italiano è in agonia.Bisognerebbe puntare al modello europeo, considerati i risultati. A me, oltre Perugia, è successo a Brescia, a Cremona, nonostante ci fosse un presidente coi soldi. Amo il calcio, ma ultimamente per dinamiche e sistema, non mi attrae più». Il procuratore aggiunto di Catania, Ignazio Fonzo ha voluto commentare la questione: «Le persone che si sono esposte hanno un loro background sportivo e non sono certamente degli avventurieri. Pagliara e Pellegrino, sono sinonimo di serietà e di bontà di intenti. Come in ogni trattativa devono incontrarsi due volontà, quella di chi vuole acquistare e di chi vuol vendere».Pippo Baudo vuol rivedere presto Catania e Palermo in serie A: «Pulvirenti ha fatto molto bene,ma ci ha perso tempo a rimanere in sella alla società. Bisogna ringraziarlo per i grandi nomi che ha fatto arrivare dal Papu Gomez a Castro, ma il ciclo è finito. È una ingiustizia vedere il Catania in serie C, mi auguro che questi uomini che si stanno accostando alla società, abbiano tanta buona volontà e quattrini».