“A due giorni dal closing per il definitivo passaggio di proprietà del Palermo è tornato a parlare. Lo fa in modo più convincente rispetto a lunedì scorso, quando con una diretta Facebook con i tifosi ha rotto un silenzio che durava da due mesi. I quattro giorni in città hanno fatto respirare a Paul Baccaglini l’aria della piazza. Una percezione diversa di quella che può avere dalla sua Padova. Da lontano i sentimenti arrivano più ovattati. Palermo sta montando una rabbia che non provavada 15 anni, il clima d’incertezza sulla cessione societaria reso ancora più pesante dai continui rinvii, la rottura completa con Zamparini,inviato più volte ad andarsene, le difficoltà di lettura su chi sia a prendere realmente decisioni del club e un closing dato per imminente che non arriva stanno sfinendo i tifosi che non vedono segnali di cambiamento imminente e Zamparini ancora nella stanza dei bottoni per le scelte strategiche come quelle di Tedino e del d.s. Lupo. Aver vissuto la città in questi giorni ha fatto spostare il tiro al giovane presidente verso la concretezza. «Spero che al più presto, mi potrete chiamare patron, lo dico più con emozione che guardando solo ai numeri e ai dati oggettivi» – ha detto Baccaglini al Tgr Sicilia –. Sulla campagna acquisti e sulla necessità di leader per un torneo ostico come la Serie B,il presidente ha fiducia nei suggerimenti che arriveranno dal tecnico Tedino”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.