“Ancora una proroga, ma questa volta potrebbe essere quella decisiva. Il Palermo vive giornate frenetiche per la definizione di una cessione societaria che già aveva sforato il termine iniziale del 30 aprile e per la quale lunedì in una nota del club era stato indicato come termine ultimo la fine di questa settimana. Un comunicato senza firma che era sembrato più che altro un ultimatum di Zamparini a Baccaglini. L’ex Iena, però, aveva chiesto 10 giorni per completare l’iter per il rilascio delle garanzie dalle banche.
DUE DILIGENCE Le parti in questi giorni, dopo qualche momento di tensione in cui sono stati smussati alcuni aspetti, non solo finanziari (che rischiavano di far saltare la trattativa) si sono ritrovate d’accordo nel portare a termine l’affare nei tempi richiesti dagli istituti di credito. Ieri è arrivata un’altra nota, questa volta a firma di Baccaglini: «Come già ricordato in altre occasioni,confermo che in questo momento l’agenda di lavoro viene dettata dai tecnici impegnati nel completamento della due diligence. Come è di prassi in questi casi, c’è un intero team dedicato che si sta occupando di ultimare le verifiche che riguardano la società e le sue attività. Si lavora sui dettagli non solo finanziari, ma anche legali e commerciali. I tecnici al lavoro hanno chiesto più tempo e le parti stanno lavorando per soddisfare tutte le richieste con grande tempestività, così da accelerare la chiusura. Una richiesta del tutto coerente all’importanza dell’investimento. Da un lato ci stiamo adoperando per velocizzare il passaggio di proprietà, dall’altro soffermando su ogni minimo dettaglio della futura gestione, così da garantire una stagione positiva già dal campionato 2017/2018».
TEMPI Se non ci saranno altre frizioni tra le parti, la tempistica prevede che la due diligence si possa concludere lunedì o martedì. Dopo, bisognerà attendere altri 7 giorni per ottenere dalle banche l’attestazione di sicurezza della transazione. Ricevuto questo documento, la cessione del club sarà conclusa”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.