“Finale dei play off in due atti, dal peso diverso. Il Frosinone con il vantaggio del piazzamento in classifica (ha finito 3°, il Palermo 4°) può andare in Serie A anche con due pareggi. Al Palermo stasera al Barbera serve una vittoria per poi avere due risultati su tre allo Stirpe. Questo in teoria, ma Stellone non è d’accordo… QUI PALERMO «Bisogna provare avincere, ma ovviamente non bisogna perdere – dice infatti Stellone–, non è detto che con il pareggio sia tutto compromesso. Serve equilibrio, concentrazione, ma anche osare, stando attenti alle ripartenze». Ci sarà qualche cambio rispetto alla gara di domenica, uno, quasi certo, in difesa: con Bellusci non è al meglio, Dawidowicz è in vantaggio su Struna. Qualcosa potrebbe variare anche a metà campo, dove si apre un ballottaggio tra Gnahoré e Fiordilino. Mentre in attacco dovrebbero essere confermati Coronado e Trajkovski alle spalle di La Gumina. Nestorovski dovrebbe partire di nuovo dalla panchina. Il macedone paga il rientro da un lungo infortunio, ma anche qualche frizione con il tecnico che pare risolta. «Non c’è nessun caso Nestorovski – chiude Stellone –. Serve pensare a noi non all’io. Non so quanto giocherà, ma ho la massima fiducia in lui come in tutti». Intanto 25mila biglietti venduti in due giorni e oggi il numero potrebbe lievitare ben oltre il records ta gionale di 28.152 spettatori registrato nella semifinale di ritorno con il Venezia. Le lunghe code al botteghino dello stadio e la ressa ai punti vendita autorizzati dicono che Palermo è pronta surriscaldare il Barbera nel primo dei due match con il Frosinone che valgono la Serie A. QUI FROSINONE Eccolo, dunque, il fantasma Stellone che si para davanti a quello che una volta è stato il suo Frosinone, portato a conquistare la prima storica promozione in A il 16 maggio 2015. Il secondo campionato vinto nelle quattro stagioni in cui è rimasto sulla panchina dei ciociari, dopo quello dalla Lega Pro alla Serie B nel 2014. E stasera Stellone, che adesso guida il Palermo, proverà a fare lo sgambetto al club che lo ha lanciato. Il tecnico romano giocherà contro il suo passato e ritroverà da avversari molti dei giocatori che con lui in panchina conquistarono le due promozioni consecutive dalla Lega Pro alla A. Infatti, Crivello, Frara, Russo, Soddimo, i fratelli Ciofani, Matteo e Daniel (quest’ultimo, però, è fuori per infortunio), Zappino, Sammarco, Paganini e Gori, fanno ancora parte della squadra che, però, oggi è a disposizione di Moreno Longo. Quello sbarcato in Sicilia, è un Frosinone decimato da infortuni e minato da acciacchi di varia natura. Assenti Daniel Ciofani, Ariaudo e Brighenti, pedine fondamentali nello scacchiere giallazzurro, mentre Dionisi e Paganini non sono al meglio della forma a causa di problemi ad un polpaccio e a un ginocchio. Longo recupera, invece, Maiello, in ballottaggio con Gori, come pure tra Kone e Sammarco, sempre a centrocampo. Più di una novità, dunque, in formazione, ma l’assetto tattico non cambierà rispetto agli ultimi 90’ con il Cittadella. «Nonostante tutto, però, proveremo a vincere», il commento di Longo alla vigilia. Una trentina i tifosi al seguito”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.