“Cambio di modulo, ma le idee restano. Per centrare la prima vittoria in casa De Zerbi rivede l’assetto tattico, ma non l’interpretazione. Con l’Udinese servono tre punti, lo impone la classifica, lo scontro diretto e una stabilità della panchina. Le scelte sono ridotte all’osso per via dei tanti infortuni, soprattutto in difesa dove il tecnico tornerà alla difesa a quattro. Ma tutto dovrà passare dalle convinzioni maturate fin dal suo arrivo. De Zerbi continuerà a portare avanti il suo modo propositivo di intendere il calcio, al di là del fatto che possa non esserci un lieto fine. «Ogni allenatore ha delle proprie idee e ed è convinto di portarle avanti. Io ho le mie e cerco di guardare al tipo di rosa che ho a disposizione. Star qui solo per lo stipendio non mi va, voglio portare avanti le mie convinzioni e vorrei dare soddisfazioni ai tifosi di una piazza così importante – spiega. Quello fatto finora non è da buttare, abbiamo subito 8 gol in 2 gare, ma abbiamo perso 4 partite contro le prime 5 in classifica del campionato, mentre abbiamo portato punti a casa contro delle dirette concorrenti. Sono sicuro che arriveremo a un certo equilibro, la squadra mi segue molto e senza troppe preoccupazioni o ansie. Voglio trovare, quanto prima, formula giusta ed equilibrio». NIENTE ALIBI L’ipotesi di rischiare il posto non lo assilla, il rapporto con Zamparini è chiaro fin dal giorno del suo arrivo «Qualunque sarà la fine non dirò mai che la squadra non era forte o che avrei dovuto rifiutare. Per me questa non è una vetrina, rischio pure io oltre alla piazza e alla società – continua . Accetto le critiche, ma cerco di vedere a lunga scadenza, a parte queste 4 partite perse in casa, abbiamo anche fatto qualche punto. A oggi Zamparini con me è stato perfetto, anzi mi ha stimolato e non è mai entrato in questioni legate alla formazione, ho un rapporto molto chiaro con lui. Vuole un certo tipo di gioco, poi se cambia idea io non lo so. Posso affermare che, oltre al presidente, anche i tifosi stanno capendo: non a caso contro il Torino la squadra è uscita tra gli applausi. Dobbiamo capire qual è la strada per arrivare al risultato. Ci vuole un po’ di tempo…». MENTALITÀ Rivedere il sistema di gioco, non vuol dire rinnegare gli schemi sui quali si è lavorato finora. Il 4231 di questa sera dovrà vivere dello stesso spartito praticato finora. Pezzella e Embalo dall’inizio con Aleesami in versione offensiva. Il tecnico sta ragionando su questo assetto. «Non è una questione di gioco ma soprattutto di mentalità, la partita contro il Torino non è stata terribile, i 4 gol incassati possono avere generato sconforto, perché la squadra dal punto di vista mentale è facilmente attaccabile soprattutto dopo il campionato difficile dello scorso anno. L’obiettivo è tenerne dietro almeno tre, adesso ce ne sono due e una a pari punti; abbiamo incontrato per di più squadre top e ancora abbiamo tanti scontri diretti. Con l’Udinese serve una vittoria»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.