Gazzetta dello Sport: “Attento Palermo l’amico Corini ti frena sempre”
“Un caro vecchio amico che fin qui non ha mai fatto sconti al suo passato. Il Palermo dovrà preoccuparsene, perché la vendetta dell’ex, Eugenio Corini l’ha perpetrata sempre a dovere. Questa volta ci proverà con il Brescia, ma i precedenti lo vedono imbattuto con due squadre diverse. L’ex capitano ha lasciato un pezzo di cuore a Palermo. Forse per questo che ogni volta che si trova difronte il rosa e il nero tira fuori il meglio di sé. L’ultima volta è stata la più dolorosa ed è suonata come una vendetta dopo le dimissioni dell’anno prima, quando era tornato nel capoluogo siciliano da allenatore. Perché le divergenze con Zamparini, soprattutto per i mancati rinforzi di gennaio, lo portarono a dire addio.
DUE PRECEDENTI Col suo Novara, al Barbera, vinse 2-0,grazie a una doppietta di Moscati. Ma c’è anche un altro precedente, in Serie A, quando Corini era al Chievo: 2012-13. Il Palermo passò in vantaggio con Formica e poi venne raggiunto da Thereau. Tedino, dunque, stasera dovrà fare i conti oltre che con il tabù della terza vittoria consecutiva in campionato, anche con la maledizione del capitano tradito due volte dal suo ex patron. Prima da giocatore, quando decise di non rinnovargli il contratto nel 2007, e poi da tecnico costretto a dire addio per una questione di dignità e rispetto verso i tifosi che lo avevano accolto a braccia aperte. Il boato che accompagnò il suo ingresso in campo per l’esordio da allenatore rosanero in casa fu un’altra traccia indelebile dell’amore della città verso uno dei suoi idoli.
AMORE E ODIO La favola dell’uomo che dopo aver portato il Palermo in Serie A distanza di 31 anni era tornato per salvarlo durò soltanto 90’ minuti perché la sconfitta con il Chievo, l’altra metà della sua nuova gioventù calcistica, incrinò di fatto il rapporto con Zamparini, dopo solo due gare.Una storia che durò altre cinque partite dopo le quali Corini si rassegnò e andò via senza pretendere nulla.Questa volta non pianse come quando annunciò il suo addio da giocatore per il mancato rinnovo. Era l’estate del 2007, fu la fine di un’avventura esaltante durata quattro stagioni, iniziate con la storica promozione in Serie A del 2004 e proseguite con due piazzamenti in Coppa Uefa consecutivi che lanciarono il Palermo nelle competizioni internazionali per la prima volta nella sua storia. Era un’altra epoca, quella d’oro della presidenza Zamparini, la città respirava il calcio che conta ed era felice”.
Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sull’amore di Corini verso la città di Palermo e viceversa.