“Non passa giorno senza che dalla Cina arrivi il consueto mantra: Donnarumma non è in vendita. Succedeva già prima che la situazione diventasse irreversibile e, ovviamente, succede con ancora più forza adesso che il portiere è uscito allo scoperto chiarendo di non voler rinnovare. In casa rossonera si mastica ancora amaro perché la delusione è fresca, ma Fassone e Mirabelli hanno iniziato a lavorare al piano B ancora prima del giorno stesso dell’annuncio. Il Milan va avanti, come ha sottolineato l’a.d. rossonero, e lo stesso farà Donnarumma. Occorre solo capire se Gigio andrà «avanti» in tempi rapidi o dovrà attendere la prossima estate. Mister Li in questi giorni è descritto ovviamente infastidito dall’evoluzione della faccenda, ma soprattutto irremovibile sulla possibilità di lasciare libero Gigio fin da subito.
DUE STRADE L’intenzione è affrontare la stagione 2017/18 con quattro portieri e con Donnarumma relegato in panchina, poi è chiaro che la situazione sarà valutata in base a quanto succederà nelle prossime settimane. Arriverà evidentemente un momento in cui Raiola suonerà di nuovo al campanello di via Aldo Rossi, stavolta per presentare le offerte raccolte in giro per l’Europa. Offerte è infatti la parola chiave: il punto di partenza è che al momento al Milan ufficialmente non ne è pervenuta nemmeno una. Il punto di arrivo è che prossimamente ne arriveranno, e a quel punto occorrerà capire come gestire la situazione. Le strade non possono essere che due: evitare di farsi sedurre dal denaro e resistere a dispetto di tutto e tutti, trattenendo Donnarumma fino alla 38a giornata del campionato 2017/18. Oppure valutare ciò che avrà da dire Raiola. Situazione comunque complessa: per evidenti motivi l’agente partirà dal basso.
INDIZI Le possibili destinazioni per Gigio sono quelle note: in Italia la Juve non ha fatto mistero di essere allettata dalla questione, sebbene non avrebbe particolari problemi ad attendere la scadenza naturale
del contratto. Chi invece lo vorrebbe subito si trova al di là dei confini italiani. In particolare: Real, Psg e United. Diversi indizi portano a pensare che il club di Perez, desideroso di un ricambio generazionale, potrebbe essere l’approdo più probabile. Magari non quello che offrirebbe a Gigio il contratto migliore, ma inarrivabile in termini di fascino e ambizioni. Resta assolutamente valida anche la pista Psg, dove Trapp e Areola non convincono. Lo United osserva e si tiene pronto. A proposito di Real e Psg: James Rodriguez e Lucas Moura sono profili che il Milan segue molto da vicino.
CANDIDATURE Dalla società intanto arrivano altre indicazioni: se Gigio non è ufficialmente in vendita, è invece avviato e annunciato il casting per un nuovo portiere che possa garantire al Milan affidabilità tecnica per il presente e, soprattutto, il futuro. Dal club assicurano che i profili valutati sono diversi e che arriverebbero addirittura in doppia cifra: la rapidità con cui sarà necessario rifornire Montella di un giocatore nel ruolo induce però a ridurre la lista. Tre candidature viaggiano alla stessa velocità, si procede così in ordine alfabetico. Leno può essere il meno noto ai tifosi rossoneri ma non al d.s. Mirabelli, ampio conoscitore del mercato tedesco. Dalla Bundesliga è già arrivato Rodriguez, Leno sarebbe il raddoppio: nel giro della nazionale tedesca, dove Neuer gli impedisce di trovare grandi spazi, può consolarsi con la porta del Bayer Leverkusen che gli spetta dal 2011. Anche Leno, come Donnarumma, ha esordito in prima squadra prima dei vent’anni, diventandone subito un punto fermo.
CONCORRENZA L’altro candidato è Neto, che Montella mise fuori rosa a Firenze per una storia di contratto non rinnovato… Lo juventino ha perdonato, tornò titolare due mesi dopo e concluse la stagione in porta nonostante l’ambiente ostile. La stima reciproca è rimasta intatta. Vincenzo gradirebbe ritrovare un portiere di cui conosce caratteristiche e affidabilità, Neto ritroverebbe volentieri una maglia da titolare dopo due stagioni all’ombra di Buffon. Anche se nonostante lo scarso utilizzo sembra non aver perso appeal: c’è la forte concorrenza del Valencia e la valutazione juventina che non scende sotto i 10 milioni, troppi per il Milan. Che è ancora meno convinto dall’idea di uno scambio con De Sciglio, a meno che la controparte non preveda l’inserimento di un conguaglio: Mattia è un classe ’92 nel giro della Nazionale, Neto ha invece tre anni in più e negli ultimi due ha fatto moltissima panchina. Sedersi a trattare con la Juve può presentare anche un ultimo pericolo: i bianconeri, per ammissione dell’a.d. Marotta, restano vigili su Donnarumma. Terzo nome, non in ordine di possibilità, è quello di Mattia Perin, 24 anni, reduce dalla rottura del crociato sinistro del gennaio scorso: il portiere ha da poco ripreso ad allenarsi e al Milan evidentemente confidano nel totale recupero in tempi brevissimi. La conferma è la richiesta già avanzata al Genoa: 15 i milioni che Preziosi ha inviato indietro come risposta sul prezzo del portiere, più o meno il doppio della spesa preventivata dai rossoneri. Nel secondo gruppo, quello di chi ha al momento meno chance, altri due nomi: Reina, l’esperto, e Meret, un altro giovane promettente“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.