Gazzetta dello Sport, altre siciliane: “Moriero, l’offensivista va all’attacco del futuro”

Da poche ore il Catania ha cambiato guida tecnica, affidando la panchina a Moriero. Il nuovo allenatore degli etnei è arrivato ieri in Sicilia, ecco quanto si legge a tal proposito sul quotidiano “La Gazzetta dello Sport”: “Ieri mattina, Checco Moriero è atterrato a Catania, si è diretto al centro sportivo di Torre del Grifo per conoscere la squadra e firmare l’accordo che lo legherà fino a fine stagione con il club rossazzurro. Oggi, in mattinata, sarà presentato ufficialmente e nel pomeriggio, visto che i dirigenti hanno previsto un allenamento a porte aperte, potrà anche saggiare l’umore della piazza. Ieri mattina, intanto, lontano da occhi indiscreti ha dato le prime disposizioni tattiche con tanto di spiegazioni. MOTIVAZIONI Il Catania punta sulle motivazioni di Moriero, allenatore che negli ultimi tempi non ha lavorato raccogliendo quello che avrebbe voluto. Ma i dirigenti hanno scelto un profilo di un tecnico che non rivoluzionasse l’assetto tattico e il metodo di lavoro di Pancaro, congedato con mille ringraziamenti, anche se negli ultimi tempi non aveva trasmesso al gruppo rossazzurro la voglia di rivalsa. Oggi il Catania è nei playout dopo mesi di lotta al di fuori della zona rossa. Continuerà a proporre un calcio propositivo, contando sul 4-3-3, al massimo sul 4-2-3-1. Un modo di giocare più zemaniano che difensivista, perchè nelle dieci partite che restano, i rossazzurri devono vincere il più possibile e non aspettare gli avversari. Conterà il modo di trasmettere passione e grinta da parte del nuovo allenatore, ma anche la prontezza di reazione dei calciatori, che nell’ultimo mese si erano seduti, incapaci di reagire di fronte alle difficoltà che le partite riservavano. L’ESPERIENZA Moriero ha vissuto da calciatore esperienze fantastiche. Dai Mondiali del 1998 (in azzurro esordì a Catania, che coincidenza) alle partite giocate in club di primissimo livello. Quando parla della sua esperienza sul campo, Moriero ricorda due personaggi: «Mazzone, alla Roma, è stato non solo un allenatore, ma anche un secondo padre. Mi ha permesso di diventare uomo e calciatore. Lo ricordo sempre con affetto». Mazzone e Ronaldo: «Ero passato al Milan, qualche mese dopo si presentò l’Inter e cambiai squadra prima che cominciasse il campionato. Ero stimolato dalla possibilità di agire, in attacco, accanto al centravanti più forte di quegli anni. Gli ho servito molti assist vincenti». GIOIA SCIUSCIÀ E, poi, quell’esultanza con Ronnie che porgeva lo scarpino e Moriero che lo lucidava, fece il giro del Mondo. Da allenatore, Moriero ha cominciato a far giocare le squadre spesso con le tre punte, con sovrapposizioni sulle fasce e mai con un atteggiamento scriteriato in difesa. Ieri il primo allenamento in sede, oggi si continuerà a provare il match di Martina, spareggio-salvezza. Il Catania non avrà Plasmati in attacco e Castiglia in mediana: tutti gli altri li ha recuperati mettendoli a disposizione del nuovo allenatore”.