Gazzetta dello Sport: “Alta tensione: Crotone, prime crepe nel gruppo. Per Nicola grana in più”
“Il diciassettesimo turno del campionato ha rimesso di nuovo il Crotone nei guai. Non è che prima fosse fuori dai pasticci ma la vittoria contro il Pescara e il pareggio dell’Empoli della scorsa settimana avevano accresciuto un clima di positività all’interno dello spogliatoio e nell’ambiente rossoblù in generale. E invece, alla successiva giornata di campionato, ecco servito un autentico ribaltone che rimette clamorosamente tutti in gioco e che maggiormente penalizza il Crotone. Ha vinto l’Empoli, hanno perso (e male) i calabresi e soprattutto a Genova ha vinto una partita rocambolesca il Palermo che adesso prova a rilanciarsi in casa in vista del prossimo turno contro il Pescara. FESTE ROVINATE Insomma torna la paura tra Ferrari e compagni, si alza nuovamente il termometro e la febbre tra i rossoblù nella settimana che porta a Natale, questa volta non per non aver saputo gestire i minuti finali ma tutto il secondo tempo. E che il clima sia diventato un po’ frizzante tra i crotonesi lo si evince anche dai rumors che sono arrivati da Udine circa qualche frizione di troppo nello spogliatoio crotonese a fine gara. Niente di che, per carità, cose che succedono in tutte le squadre e che si possono stare quando alla fine si perde una partita come quella della Dacia Arena. Un segnale di nervosismo che qualcuno lo potrebbe interpretare anche come un segnale positivo, di una squadra viva, arrabbiata e che non vuole mollare niente e nemmeno di un centimetro. TUTTI PER UNO Adesso Nicola, grazie anche alla sosta (visto che la gara con la Juventus della diciottesima giornata è stata spostata all’8 febbraio), ha molto tempo per lavorare ancora su questa negatività e far capire ai suoi ragazzi che per salvarsi in questo campionato occorre giocare da squadra, così come ha affermato a caldo alla fine della gara di Udine. Ma il tecnico ha anche detto che quando il Crotone gioca di reparto e individualmente ecco che va incontro risultati negativi. Insomma Nicola avrebbe voluto vedere, queste le sue parole, un Crotone meno «pulito», più «sgamato» e più «ignorante» di quanto emerso in campo. Insomma a volte i calabresi mettono in mostra troppa eleganza in fasi topiche della partita che probabilmente dovrebbero essere gestite in maniera differente, magari senza avere vergogna di buttare qualche pallone in tribuna o commettendo qualche fallo tattico ed evitare ripartenze pericolose. QUEL FAIR PLAY Nicola non lo dice ma probabilmente fa riferimento anche al secondo episodio (dopo quello casalingo contro la Sampdoria) di fair play che il Crotone gentilmente concede agli avversari. Anche a Udine la sportività di Palladino e compagni non è stata interpretata con lo spirito giusto. Thereau, dopo il tentativo mal riuscito di Cordaz di buttare la palla in fallo laterale, avrebbe dovuto lui personalmente mettere il pallone fuori per permettere di soccorrere il proprio compagno. Invece tutti hanno visto cosa è successo con la grottesca espulsione comminata al portiere rossoblù che oltre a negare al Crotone di chiudere la gara in parità numerica lo costringerà a giocare a Roma contro la Lazio, alla ripresa del campionato, senza il portiere titolare”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.