“Prendere Crotone e Sampdoria e agitare con cura… pregi, difetti e caratteristiche: potrebbe venir fuori un cocktail sorprendente, magari anche gustoso sul piano calcistico. Il gol di Falcinelli (quattro reti nelle ultime 6 realizzate dai calabresi), poi quello di Bruno Fernandes (terzo centro, sempre da subentrato) sanciscono un pareggio sacrosanto, che pesa quasi quanto un’autodenuncia per le rispettive peculiarità delle creature di Nicola e Giampaolo.
DOUBLE FACE: Il Crotone si conferma efficace nei primi tempi: chiude sull’10, con il colpo vincente di Falcinelli dopo spettacolare sventola di Palladino respinta da Puggioni. Cordaz e compagni hanno segnato 7 gol su 11 nella prima frazione, dilapidando un tesoretto di 12 punti da situazione di vantaggio (peggio ha fatto il Palermo, 13 punti persi). Invece, la Samp, quarto risultato utile consecutivo, rimarca la sua attitudine a recuperare il risultato nella ripresa. Eclatante l’ultimo caso, quando ha ribaltato il Sassuolo dallo 0-2 al 3-2. Allo Scida agguanta il pareggio al 27’ s.t. con Bruno Fernandes (palla fornita da Quagliarella), mette alle corde gli avversari, sfiorando ancora la rete con Muriel, fermato dalla traversa su straordinaria botta da fermo, e ancora con Quagliarella.
PALLA CONTESA: Sprofondata al centodecimo e ultimo posto nella classifica 2016 di Italia Oggi e Università la Sapienza sulla qualità della vita nelle province italiane, Crotone spera ancora nel calcio. In graduatoria, pur sempre all’ultimo posto, da ieri è in compagnia del Palermo. Pericolosi ma poco pungenti con Falcinelli e Trotta, i rossoblù subiscono l’ennesima metamorfosi dopo l’intervallo. Anche se Nicola alza la voce: «Infortunato Mesbah, eravamo in 10 e Cordaz ha rinviato il pallone fuori, per consentirmi di effettuare il cambio, con Martella che ci ha messo anche un po’ a prepararsi. Ma la Samp non ci ha restituito il pallone e dopo pochi secondi è nata l’azione dell’1-1. Così non mi piace…». Per un tempo i blucerchiati badano a mandare fuori schema i calabresi. Poi salgono in cattedra, sospinti da Praet e Bruno Fernandes, che si alzano dalla panchina e rendono imprevedibile e frizzante la manovra. Giampaolo, però, non accetta il marchio di slealtà sull’episodio contestato: «I miei hanno inteso quel rinvio in fallo come un tentato ostruzionismo. Così, Pereira ha seguito l’indicazione di un compagno, che lo spronava a rimettere il pallone e a giocarlo. Comunque, da quel momento al gol del pareggio, è passato circa un minuto».” Questo è quanto riporta l’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”.