L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha deciso di parlare di Aleesami. L’estrerno norvegese, complice l’infortunio di Mazzotta, dorvà giocare tutte le partite che restano da qui fino alla fine dell’anno. Ecco un estratto dell’articolo: “Niente turnover per Aleesami. L’infortunio subito da Mazzotta la scorsa settimana, per il mancino norvegese significa che dovrà giocarle tutte, da qui a fine anno. Primo appuntamento a La Spezia, domenica pomeriggio, contro una delle squadre dal rendimento interno più elevato. Stellone contro il Livorno avrebbe voluto dargli un turno di riposo, permettendogli di rifiatare, ma il problema muscolare accusato da Mazzotta durante il riscaldamento ha cancellato i propositi di alternanza del tecnico. In Liguria ci sarà ancora Aleesami a spingere sulla corsia di sinistra, così come è accaduto nelle ultime 6 giornate di campionato. Una continuità ritrovata che ne ha fatto a tutti gli effetti il titolare della
fascia sinistra. Ad inizio stagione Stellone aveva alternato spesso i due mancini, indipendentemente dal modulo prescelto, ma col passare delle giornate Aleesami ha convinto sempre di più, fino ad imporsi sul compagno palermitano. Complessivamente, ad oggi, l’esterno norvegese ha giocato 12 partite,9 delle quali dal via. Il suo rendimento in crescendo gli ha permesso di riconquistare la fiducia del c.t. della nazionale scandinava, ma da lui è lecito aspettarsi ancora di più. UN ASSIST Il mancino di origini marocchine, infatti, è uno dei pochi difensori di questo Palermo che non è ancora andato in rete. Non che sia uno che abbia chissà quale confidenza col gol (l’anno scorso è rimasto all’asciutto, mentre Rispoli ne ha fatti 6), però fa specie che un esterno che spinge quasi come un’ala, non abbia trovato la via della rete. Hanno segnato Mazzotta e Salvi, e i centrali titolari, Struna, Bellusci e Rajkovic (quest’ultimo 4 volte, Coppa Italia compresa). Il contributo offensivo di Aleesami si è limitato ad un assist, per Nestorovski, nel match casalingo col Perugia. Troppo poco, considerato quanto tempo trascorre il norvegese nella metà campo avversaria e quanto affondi, specie nel 4-4-2. Aleesami deve crossare di più e meglio. Nella Top 10 dei migliori «crossatori» del campionato, tra l’altro, Aleesami non figura e dire che ci sono ben 8 terzini”.