L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle dichiarazioni di Alessandro Albanese, presidente del Palermo, al termine dell’assemblea dei soci di ieri: «In tutto saranno 10,7 milioni circa lunedì, oggi si è fatto un conteggio a 8 e qualcosa. Lunedì mattina la proprietà darà contezza e li verbalizziamo. I soldi accertati in giornata sono circa 5,8 milioni, in più l’amministratore delegato mi ha assicurato di aver caricato i codici di tutti i pagamenti da fare in Figc. Ho già detto e ripeto: facendo l’amministratore, quando la squadra sarà iscritta dirò che sarà iscritta. Ora posso dire che la proprietà sta facendo quanto aveva già dichiarato. Si sta materialmente immettendo il denaro. Sono state versate, a vario titolo, cifre pari all’80-85% del necessario, anche più di quanto richiesto dalla Covisoc. Alle aggressioni rispondiamo con una difesa, i creditori reclamano i loro diritti e verranno pagati tutti. Voglio però dire che è meglio una proprietà che piano piano sta dimostrando di pagare che non paventare un’eventuale soluzione di insolvenza, che con altre proprietà avrebbe significato la perdita di qualsiasi diritto al credito, esclusi i giocatori. Si sta verificando quanto detto dalla proprietà e questo è un segnale importante. Dopo lunedì ce la giocheremo sul campo, di assemblee non ne può più sentire parlare nessuno. Agli scettici non dico nulla, ognuno è padrone di fare quel che vuole. Pure di cambiare idea». Sereno anche il DG Lucchesi: «Parte dei soldi per gli stipendi sono stati versati. Gli F24 sono stati versati, poi il resto tra il pomeriggio (ieri, ndr) e lunedì mattina, in tempo per presentare una copia entro lunedì sera in Lega. Qualcuno aveva fatto credere che non ci saremmo iscritti e qualcun altro ci ha giocato sopra per andare via a zero. Il mercato in uscita ci condizionerà un po’. Una parte delle cessioni servirà per i debiti, d’altra parte li hanno fatti con i giocatori. Una parte dei debiti la sta pagando la famiglia Tuttolomondo e una sana gestione sportiva riporterà a un allineamento che sia sopportabile, come fanno tutti. Faremo una squadra competitiva, il Palermo non può pensare di non farla. Si deve fare senza le follie del recente passato, che sono servite a creare 50 milioni di debiti, portare l’azienda sull’orlo del fallimento e non vincere. Dobbiamo ricreare le condizioni in cui i giocatori hanno fame, chi non sente il progetto nelle corde meglio che non venga».