Gazzetta dello Sport: “Al via il torneo negli Usa. Bacca, Higuain, Banega: la Coppa America parla anche italiano. Dieci squadre di A hanno mandato negli States almeno un giocatore”

“L’America è lontana ma neanche troppo. Stanotte parte la Coppa America del Centenario ­ la prima si giocò nel 1916 in Argentina, e vinse l’Uruguay ­ e gli occhi dell’Italia sono interessati, non soltanto per il fascino indelebile che il calcio dall’altra parte del globo ha sempre rivestito. Sono 16 i giocatori della Serie A impegnati da stanotte negli Stati Uniti. Ci sono stati anni in cui siamo stati più presenti, ma il nostro torneo risulta comunque il sesto più rappresentato in una classifica che vede addirittura il Messico al primo posto (ben 36 i calciatori delle varie nazionali che giocano lì) davanti all’Inghilterra (35). Sarebbero stati di più senza le defezioni dell’ultima ora di Lucas Biglia (Argentina) e Mati Fernandez (Cile), infortunati ­ e occhio anche alle condizioni del brasiliano­interista Joao Miranda, che proprio ieri ha accusato un problemino muscolare ­ ma in realtà il conto totale sale già virtualmente a 17, perché va contato anche Ever Banega, che nell’edizione 2016 sarà guardato con particolare riguardo dai tifosi interisti: un anno fa contribuì alla scalata dell’Argentina alla finale contro il Cile ma quasi tutte le attenzioni erano per Messi. Stavolta che sta per aggiungersi alla truppa di Roberto Mancini, l’osservazione sarà più mirata. Anche perché gli altri componenti del contingente italiano inviato alle Americhe li conosciamo già tutti bene. Ci sarà poco da scoprire e molto da tifare. Tra le varie nazionali saranno distribuiti giocatori di dieci squadre di Serie A: quattro dell’Inter (compreso Banega), due per Milan, Genoa, Torino e Fiorentina, uno a testa per Juve, Udinese, Napoli, Atalanta e Bologna. IL PIPITA È CARICO A proposito di un anno fa, nell’attacco della Seleccion finalista non giocava Gonzalo Higuain, che non arrivava esattamente dalla miglior stagione in carriera, soprattutto psicologicamente. E se ne andò in condizioni forse anche peggiori. Il Pipita raggiunse i compagni dell’Albiceleste dopo aver sbagliato un rigore decisivo all’ultima giornata contro la Lazio, impedendo così al Napoli di agganciare il terzo posto e la Champions. Se ne andò dopo averne sbagliato un altro nella serie conclusiva della finale contro il Cile, seguito da un altro errore pesantissimo proprio di Ever Banega. Entrambi entrarono dalla panchina. Negli Stati Uniti, invece, difficile che Martino rinunci alla titolarità di Higuain, che arriva come nuovo recordman del campionato italiano, con la dote dei 36 gol segnati con Maurizio Sarri in panchina. A giudicare da una rete spettacolare segnata in amichevole contro l’Honduras ­ stop a seguire, tunnel al difensore e tocco sotto per superare in pallonetto il portiere ­ il fluido magico non si è ancora esaurito. Sarà uno spettacolo nello spettacolo vederlo all’opera. COLOMBIA TRICOLORE Nell’Argentina giocano tre «italiani» ­ c’è anche il viola Facundo Roncaglia ­ esattamente quanti sono nel Cile campione uscente del Pitbull Medel, del bolognese Pulgar e del principe delle rovesciate Mauricio Pinilla. E tre anche nell’Uruguay, che allinea Vecino, Laxalt e Gaston Silva. La nazionale più italiana è però la Colombia, che ne ha uno in più: ci sono lo juventino Cuadrado (anche se è di proprietà del Chelsea), l’interista Murillo e i milanisti Bacca e Zapata. Attenzione soprattutto al centravanti rossonero, al quale il c.t. Pekerman chiederà qualcosa in più. Nell’edizione 2015 la Colombia segnò un gol appena, anche se pesantissimo, nel primo girone, contro il Brasile: a segnarlo fu un difensore, l’interista Murillo. Partita in cui Bacca fu espulso. E i Cafeteros, dopo la scena muta all’esordio con il Venezuela, rimasero a secco anche con il Perù e negli ottavi contro l’Argentina, maturando un’eliminazione ai rigori. Anche perché l’attacco era di proprietà di Falcao, deludentissimo e ora disperso nelle brume d’Inghilterra, tanto da non essere stato convocato per il Centenario. L’attacco sarà tutto per Bacca. UNDICI Se poi li mettessimo tutti insieme, gli americani d’Italia, verrebbe fuori una squadretta niente male. Roncaglia, Murillo e Miranda in difesa; Cuadrado, Medel, Banega e Vecino a centrocampo; davanti Higuain, Bacca e Pinilla, tridente anomalo e forse assortito non benissimo ma di certo non avaro di gol. Anche la panchina sarebbe all’altezza: Laxalt, Rincon, Gaston Silva, Piris, Pulgar, Martinez. Mancherebbe il portiere, ma gli italiani di Coppa America forse sarebbero pure in grado di alzare il trofeo del Centenario. Intanto, ravviveranno l’inizio di giugno calcistico in attesa dell’avvio dell’Europeo. E chissà che nel frattempo il mercato non rimpolpi la pattuglia italiana”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.